ultimissime, twitterando in giro...

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    mercoledì 5 luglio 2006

    Dunque dunque, avrei tante cose da scrivere. Mi capita di pensare: ecco, questo lo devo mettere nel blog. Per esempio, è da venti giorni che mi scervello: ma da dove escono, ogni 4 anni, le trombette che i miei vicini devono adorare, visto che le usano continuamente e non solo quando gioca l'Italia? Bah. Ma dove si comprano, al supermercato?
    Comunque sia, forza azzurri. Quando giocano dimentico chi sono i calciatori, dimentico tutto il marcio e mi trasformo nell'italiana media che vorrebbe scendere in auto a strombazzare. Non l'ho mai fatto, non so con chi. I pochi amici che ho qui sono troppo intellettuali.
    Allora, ieri mia madre ha compiuto gli anni ed è stata una bella giornata. Alla fine ho una bellissima famiglia, pranzo insieme e poi abbiam saccheggiato la feltrinelli (romanzi, saggi, biografie di musici.....ci voleva!). Dopo, sono passata in Sai a ritirare i buoni pasto e mi han dato una "buona" notizia. Per spiegare, devo seguire il consiglio di un amico e raccontare tutta la storia del mio lavoro. Copio-incollo da una mail scritta l'altra settimana.

    Appena laureata, ho vinto una borsa-lavoro per i disabili all'informahandicap del comune di Torino. Si trattava di una borsa di tre anni, con un minimo (minimo!) rimborso spese, e il lavoro non era male: rassegna stampa sul mondo della disabilità, qualche articolo, qualche pagina di televideo sull'handicap... Insomma, sarebbe stato carino ma 1) non era un lavoro vero 2) era 18 ore alla settimana, pochino per una attiva come me 3) era un ambiente molto "protetto" a cui io non ero assolutamente abituata e preparata. Non vi dico quanti c.v. ho spedito, inutilmente. Disperata, ho chiesto a mio padre che per via del lavoro che fa ha molte conoscenze di aiutarmi a diffondere questo curriculum. Lui che ha fatto? ha semplificato un po'troppo le cose, ha parlato con un amico che lavora alla Sai e mi ha procurato un colloquio.. E qui inizia un'odissea..... Colloquio fatto nel maggio 2005, capo del personale colpito dal curriculum, che però il giorno dopo chiama mia mamma e le chiede: mi assicura che sua figlia è completamente autonoma? mia madre è rimasta senza parole, il tipo avrebbe dovuto chiamare ME e poi di fronte a una tale domanda non si può mentire. No, non sono completamente autonoma, certo di fronte al pc sì, ma per esempio.... se arrivo alla Sai in taxi (a Torino i disabili hanno i buoni taxi) ho bisogno che qualcuno venga a recuperarmi sotto. Il lavoro sfuma. Sennonchè, a novembre il capo del personale cambia e mi viene proposto un telelavoro. Così non devono aiutarmi... La proposta non mi esalta, lavorare da casa vuol dire essere sola, ma è un buon contratto, a tempo indeterminato e con un buon stipendio (sì, chissenefrega dei soldi però....... per me che devo sempre pagare qualcuno per accompagnarmi dove voglio non è una cosa da poco!)
    Insomma, mi hanno dovuto fare un contratto su misura perche era il primo telelavoro. Il contratto era finalmente pronto a febbraio, l'ho firmato (rinunciando alla borsa lavoro, che è riservata ai disoccupati ovviamente), e il computer della SAI a casa mia è arrivato ad aprile. Da allora io chiedo il lavoro, dato che mi pagano. Mi hanno messa nell'area bilanci, che io non ho mai fatto (in un'assicurazione son mille le aree! mettermi per esempio al marketing, all'ufficio stampa no eh?), e mi han detto di leggere gli ultimi bilanci... Leggerli? In pratica io continuo a scrivere che voglio lavorare, che ho bisogno di formazione, che non ho mai visto un bilancio, che potrei iniziare con lavori di segreteria, eccetera. E loro ad ignorarmi......Evidentemente l'amico di mio padre è influente, han dovuto assumermi, cosa anche vantaggiosa per loro visto che sono nelle categorie protette..... e ora non sanno cosa farmi fare e prendono tempo, o prendono me in giro........ Ora chiederò un colloquio, e li supplicherò di individuare un'area e dei compiti a me consoni...........cavolo, sono laureata, è abbastanza umiliante e deprimente la situazione...

    Ecco, ieri son passata in Sai e mi han dato un lavoretto. Mi manderebbero tutta la rassegna stampa e io dovrei suddividerla per temi.. Un lavoro del cavolo, e credo anche corto, ma almeno potrei iniziare, far vedere che ci sono e che sono capace. Non so, speriamo. Ieri quando me l'han detto mi è venuto da piangere.
    Intanto, ho la pressione a terra, ho sonno e son stanca. Mi han detto che al gomito ho un'ulcera e devo tenere la benda uno-due mesi. Due mesi???!! Luglio e Agosto? son disperata, manco fosse rotto.
    Domani dovevo andare in emilia a trovare un amico carissimo in ospedale ma non ce la faccio. Preda della stanchezza e di mille paranoie, ho rimandato alla prossima settimana. Tanto il 14 voglio vedere Cisco a Marzabotto. Poi, magari......domani lavoro un'oretta........
    Non ho proprio certezze ultimamente. Qualche amico, la musica, i miei sogni..

    ANIMA
    Ti sembran tempi per parlar dell'anima!
    Non ci sono più diavoli che la richiedono
    preferiscono i titoli!
    E' fuori moda l'anima.
    ANIMA.
    Se ti duole l'anima non servono antibiotici
    i medici si arrendono
    non ci sono meccanici
    non si ripara l'anima.
    E ci sono paesi di poche anime
    e ci sono città di milioni di anime,
    ma non si vedono,
    si vede solo il traffico e le file ai semafori.
    E' solitaria l'anima.
    ANIMA.
    Io l'ho vista una volta la mia anima
    mi era uscita di bocca
    come il fumo di un sigaro
    mi ha chiesto se ero stanco di vivere
    ho detto "sì........ma vorrei insistere"
    e con un gemito
    tornò nel posto solito.
    E' paziente l'anima.
    ANIMA
    Ci sono belle anime in corpi ridicoli
    e fotomodelle con anime orribili
    e fanghiglia d'anima dentro molti politici.
    E' nascosta l'anima.
    E ci sono villaggi di poche anime
    e ci sono paesi di milioni di anime
    e quando muoiono
    e in cielo salgono
    è un grande spettacolo
    un ingorgo cosmico
    e i giornali commentano "100.000 vittime,
    ma erano anime inutili,
    di lontani popoli mesopotamici".
    Si piange un attimo
    poi ci si lava l'anima
    e si dimentica!
    (Stefano Benni)


    Sì, ma vorrei insistere....... Grazie al "Lupo", e al bellissimo cd della Casa del Vento che mi tiene compagnia in questa notte un po'meno afosa.

    7 commenti:

    1. Che storia!La gente non capisce!e questo mi fà incazzare!
      Non voglio allungare la storia,altrimenti torno a raccontare della mia esperienza durante il servizio civile etc etc.!
      Mi limito a dire che gli italiani hanno un mentalità radicata ancora al 1940!Mi dispiace dirlo ma è cosi!
      Forza Vale fai vedere quanto vali a sti caz.....ops!
      Per farti capire che tipi di persone fanno carriera nella società di oggi ti racconto cosa mi è successo questa notte allavoro!
      Viene uno dei tanti capetti(premesso non fanno nulla durante le 8 ore di lavoro)ero al distributore del caffè,mi guarda,lo guardo,si passa la mano tra i capelli ingellati,lo guardo con odio(nella mente mi passano 1000 modi per uccidere un essere insignificante)sbuffa come fosse stanco e mi dice:SE AVREI(brivido lungo la schiena)LA POSSIBILITA' DI TORNARE ADDIETRO(secondo brivido)IO RINUNCIO A QUESTO INCARICO(ma vai a cagare brutto analfabeta)!
      Ho studiato "tanto"per trovarmi a lavorare con esseri del genere!!!
      Pazienza, mi attacco al detto "GLI ULTIMI SARANNO I PRIMI,SEMPRE SE QUESTI CI LASCERANNO QUALCOSA"
      (spero di non regredire la mia piccola ma pur sempre cara cultura)
      BUONA GIORNATA!!!!!

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    2. Voglio precisare che ho scritto "allavoro" solo perchè non ho dato lo spazio,so che si scrive all'avoro....SCHERZO!!!!!!!!SCHERZO SCHERZO! :-)))))

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    3. credo che debbano per forza inserire tot di disabile nel loro organico, lo stipendio che ti pagano vale le grane che si evitano e che avrebbero se non raggiungessero la quota. Un consiglio: dedicati ai tuoi hobby e goditi lo stipendio che ti danno, non averlo ti assicuro che e' la cosa REALMENTE deprimente

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    4. Anch'io non sopporto chi sbaglia i congiuntivi o l'ortografia.
      Come se non capitasse a me........

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    5. Vale... mi dispiace tanto! Purtroppo la vita dei laureati nel mondo del lavoro è un po' così. Anche se magari ti muovi per andare in un ufficio, persino dentro l'Università ti mettono a fare cose per cui basterebbe la licenza elementare... é brutto sentirsi non apprezzati, o sottovalutati e/o non considerati... ammazza l'autostima e a volte si perde di vista chi si è davvero e cosa si è in grado di fare. Credo di capirti bene. Recentemente poi, le mie esperienze al di fuori del contesto accademico sono state anche peggiori: corsi di formazione "professionali" che non servono a nulla e che, anche se sono gratis, ti fanno sprecare un sacco di tempo; stage e contratti promessi ma mai arrivati; gente che dovrebbe insegnarti un lavoro ma non ha la più pallida idea di che cosa andrai (o dovresti andare) a fare... E tutto questo a fronte di candidati/ compagni di corso pieni di potenzialità e veramente in gamba. Ho trovato persino qualche selettore marpione, o qualcuno che, in sede di colloquio, magnificava le sue qualità e capacità e non ha neanche guardato il mio curriculum! Il mondo va veramente a rovescio!
      Ma teniamo botta! Sono convinta che tutto questo DEVE insegnarci qualcosa, se non altro a non diventare come loro! Magra consolazione, dirai tu... beh, non c'è prova più ardua per i propri ideali. Io resto strenuamente attaccata all'idea che sia possibile fare bene il proprio lavoro senza uniformarsi agli aspetti più negativi del sistema. Alla fine, ed è successo anche a me all'Università, trovi sempre qualcuno che sa riconoscere la tua integrità e che ti rispetta. Tieni duro, assolutamente, fai rispettare i tuoi diritti e, magari, continua a mandare curriculum in giro. Chi la dura la vince, e per come ti conosco io, tu sei proprio una delle persone che lo sa fare meglio! Ti stimo tantissimo, lo sai, e se non lo sai, beh... ora te l'ho detto! :)
      Spero che il mio abbraccio ti dia manforte. A presto! Con tanto affetto.

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    6. Grazie Dany!
      in realtà ora va meglio. ho un contatto, una collega che mi passa del lavoro. Ora deve solo aumentare questo lavoro, ma sono un po'più tranquilla.
      Spero di vederti presto

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    "La libertà non è star sopra un albero,
    non è neanche un gesto o un’invenzione,
    la libertà non è uno spazio libero,
    libertà è partecipazione."