Ascolto Fisherman's blues e mi sembra una degna canzone per chiudere la giornata. E' bellissima, è una delle "mie" canzoni.
Stamattina invece ho lavorato, se di lavoro si può parlare, cantando e ballando "Ovunque proteggi", e mi ha tenuto davvero su. Meglio non pensare all'inutilità di questo lavoro e concentrarsi sul fatto, ad esempio, che Ovunque proteggi è un capolavoro di cd e che Vinicio è un genio.
Mio padre dovrebbe tornare presto a casa e spero abbia cura di se stesso, e faccia a modo, come direbbero i miei amici emiliani.
Nel frattempo abbiamo una lista di cose da fare che non s'accorcia mai. Forse è un bene non pensare troppo. Qui però siamo alle comiche: ogni giorno si rompe qualcosa in casa, ormai ci svegliamo pensando: e oggi che succede? lampadine fuse, tappezzeria da incollare, bancomat scaduto, nuovo bancomat in una cassetta postale che abbiamo quasi dovuto scassinare perchè mio padre avrà come minimo una ventina di chiavi irriconoscibili.
Il mio filo col mondo è solo la radio, che vergogna: da Caterpillar ho saputo per esempio che in America hanno vinto i democratici. Bene, un segnale positivo, no?
Pensieri brutti ne ho parecchi. Mi sento sola, penso agli amici lontani e partiti, alla mia famiglia incasinata e a cosa mi manca. Troppo. Però va bene così. C'è un piumone da comprare, un antifurto da aggiustare (sì, anche quello!), un parrucchiere dove andare.. E nel weekend rivedrò un pezzettino piccolo piccolo della mia Pianura del cuore, rivedrò amici e cercherò di essere serena, con l'aiuto di un po'di Fortuna. Posso chiederti, cara Fortuna, di accompagnarmi? Lo so che per la storia di mio padre non ci hai proprio abbandonato, e ti ringrazio infinitamente. Potresti continuare per un po' a seguirmi? Almeno fino al mio compleanno, è a giugno, lo stesso giorno del Che, un bel giorno, che dici?