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    venerdì 7 settembre 2007

    Ieri pensavo di non farcela. Per la prima volta andando ad un concerto ho rischiato veramente di perdermi. Di Marengo sapevo che è il posto dove c'è stata una famosa battaglia, che è in provincia di Alessandria e che in teoria bisognava uscire ad Alessandria sud. Peccato che dobbiamo aver cannato qualcosa e ci siamo trovate in prossimità della ridente cittadina di Novi Ligure davanti ad un casellante che ha detto: ah, se non lo sapete voi dove dovete andare...... Che schifo certa gente..... In ogni caso, arriviamo in questa stramaledetta Marengo non so come tre minuti prima dell'inizio del concerto e ho la malaugurata idea di accettare l'invito ad accomodarmi a lato del palco. Ho l'impressione che la security quando vede un disabile non pensi ad altro che a farlo sedere. Se poi non sente, chissenefrega. Ho quindi scoperto con raccapriccio che dalla mia posizione la voce di Daniele Silvestri si poteva solo intuire. Ho intuito quelle canzoni che conoscevo e mi hanno accompagnato per tre anni della mia vita. Come sempre, il tempo passa ma io rimango la stessa e le parole che mi emozionavano da piccola continuano a essere parte di me. Daniele è venuto prima dei Nomadi, dei Modena.... la preistoria insomma.

    E gli altri sempre a protestare, a vendicare qualche torto
    a me dicevano, schifati, "tu sei virtualmente morto!
    a te la bocca serve solamente a farti respirare"
    io pensavo: "e non è questo il trucco? inspirare, espirare"
    inspirare, espirare: questo posso fare
    e quando sono fortunato sento l'umido del mare


    Riesci a vedere nei silenzi
    il motivo per cui danzi
    la collera che abitualmente scansi
    i fanali posteriori della macchina che ti sta davanti
    scomparsa nella nebbia
    e tu rallenti
    ancora non la senti
    la voce che ripete ciecamente
    "chiudere gli occhi
    non ha mai cambiato niente!"

    Quest'anno vado prima al mare
    così ho tempo per pensare
    e faccio scorta di pensieri
    che non bastano mai
    ne voglio quattro sul dolore
    sulla gioia due parole
    non commetterò più errori, giuro
    vedrai

    La gente che passa ci guarda e prosegue veloce
    ci osserva e prosegue veloce
    magari saluta, ma sempre prosegue veloce
    Se almeno si vedesse l'autostrada
    ci porterebbe senz'altro via di qua
    oppure proseguire ovunque vada
    meglio
    meglio che qua


    La prossima volta però, in piedi. Non mi fregano più....

    4 commenti:

    1. ne so qualcosa di strade sbagliate... Solo che io riesco a perdermi pure in posti che conosco

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    2. Ciao
      C'ero anche io al concerto ero al banchetto di emergency... (ps la prossima volta l'uscita e a EST)
      Davide

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    3. ...non so come fai a continuare a sopportare queste situazioni...davvero...io non so se ce la farei...
      and
      www.wrong-.splinder.com

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    4. Non sono tragedie......l'importante è arrivare!

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    "La libertà non è star sopra un albero,
    non è neanche un gesto o un’invenzione,
    la libertà non è uno spazio libero,
    libertà è partecipazione."