ultimissime, twitterando in giro...

    follow me on Twitter

    sabato 2 agosto 2008

    10 euro

    Mi piace da morire quando ai concerti mi ritrovo al banchetto a vendere cd. Con le maglie ho delle difficoltà oggettive, ma coi cd non ho problemi. 10 euro, non c'è neanche da dar il resto in moneta: al limite dai qualche banconota, poi prendi il cd, glielo dai, e ti rigiri a vedere il concerto, che tanto sai a memoria, e in quel momento ti senti al posto giusto. Perchè è una stupidata, poi, ed è vero che se non ci sei tu ci sono altre 20 persone che lo fanno, certamente più in fretta, ma in quel momento eri lì, uno ti ha chiesto una cosa e tu gliel'hai data e non pensi più a tutto quello che non va nella tua vita o che ti manca (molto, troppo!), ma pensi a quello che hai appena fatto e che rifarai non appena a qualcun altro verrà voglia di comprare un altro cd dei tuoi musici preferiti, pensi che allora qualcosa lo puoi fare e che è bello vendere cd che ami. E basta, per un nanosecondo non hai più altri pensieri per la testa e ti senti un po'più forte.
    Poi sì, ditemi che sono pazza, ed è anche vero.

    18 commenti:

    1. Non sei folle, sei una libellula.
      Tu e la musica tu e la vita.
      Sei semplice, la semplicità è una ricchezza.

      RispondiElimina
    2. bello che ti sei divertita.
      vale venditrice cd.
      eccezionale.
      un saluto
      and
      www.wrong-.splinder.com

      RispondiElimina
    3. Visto che nei commenti che mi precedono gli adagi sono andati per la maggiore, io aggiungo:
      "E' folle pensare di non esserlo."

      Ciao
      Salvatore

      RispondiElimina
    4. sembra che ad agosto vada in vacanza anche la musica a Torino :(
      Da queste parti fanno concertini di musica antica nelle chiesette, ma solo nei week end, e io, se posso, nei w-e vo in montagna

      RispondiElimina
    5. Tipo, io per indole non farei mai volentieri una cosa che fatico a fare se ci sono altre persone che con zero sforzo riescono a farla meglio di me. E se succede di solito scateno la tragedia.
      Ma se ti fa stare bene continua a farlo, assolutamente. Credo che noi handicap dobbiamo lottare per rivendicare la nostra soggettività anche in questo senso: tu di diverti a fare una cosa che scatena la mia furia, ma se qualcuno privasse una persona, che si diverte da matti nel farlo, della possibilità di vendere cd a un concerto solo perchè sa che un'altra persona si sentirebbe tendenzialmente a disagio sarebbe profondamente ingiusto, no ? = ]
      Non esiste un modello di integrazione degli handicappati universalmente valido.
      ...E con grande, grandissimo, devastante sforzo mentale a volte riusciamo a considerare anche queste sub-diversità una ricchezza.
      =P

      RispondiElimina
    6. Wow!!! sei entrata nel business musicale!!!!

      RispondiElimina
    7. la buona musica, come il buon vino, è una delle poche cose che migliora col tempo... 10 ero ben spesi!

      p.s. il tuo curriculum è arrivato all'Istituto Galileo Ferraris: ultimamente sono messi maluccio anche loro coi fondi per la ricerca e non mi hanno potuto promettere nulla... incrociamo le dita...

      RispondiElimina
    8. Smetti di pensare. Diventa consapevole. La consapevolezza è la Via.
      E non sta sui CD.

      RispondiElimina
    9. @Riccardo: grazie mille, e grazie anche a tutti gli altri!

      RispondiElimina
    10. " [...] Perché poi io sia venuta qui oggi, e vestita in modo così strano, lo saprete fra poco, purché non vi annoi porgere orecchio alle mie parole: non quell'orecchio, certo, che riservate agli oratori sacri, ma quello che porgete ai ciarlatani in piazza, ai buffoni, ai pazzerelli: quell'orecchio che il famoso Mida, un tempo, dedicò alle parole di Pan. Mi è venuta infatti voglia d'incarnare con voi per un po' il personaggio del sofista: non di quei sofisti, ben inteso, che oggi riempiono la testa dei ragazzi di capziose sciocchezze addestrandoli a risse verbali senza fine, degne di donne pettegole. Io imiterò quegli antichi che per evitare l'impopolare appellativo di sapienti, preferirono essere chiamati sofisti. Il loro proposito era di celebrare con encomi gli Dèi e gli eroi. Ascolterete dunque un elogio, e non di Ercole o di Solone, ma il mio: l'elogio della Follia.[...]"

      "Elogio alla Follia"
      = Erasmo da Rotterdam =

      Ti consiglio questo link, dagli un'occhiata se hai tempo!! http://cronologia.leonardo.it/storia/biografie/erasmo01.htm

      Un abbraccio...

      RispondiElimina
    11. dev'essere bello sentirsi parte di qualcosa che si ama, a prescindere da chi cosa dove e quando

      RispondiElimina

    "La libertà non è star sopra un albero,
    non è neanche un gesto o un’invenzione,
    la libertà non è uno spazio libero,
    libertà è partecipazione."