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    martedì 20 giugno 2006

    Torno dal saggio di danza di Ruggero, il cugino n.3 (ne ho 5..). Emozionantissimi quei 4 minuti in cui c'era lui, ha ballato benissimo. Peccato per i restanti 85....
    Oggi di produttivo ho fatto ben poco: ho scritto le tre mail al lavoro, ho finito il Mucchio Selvaggio e la biografia dei Led Zeppelin, Il martello degli dei. Consigliatami dal bassista dei mcr, non credevo mi piacesse visto che non è che conosca benissimo il gruppo, mi ero semplicemente innamorata di Going to Caliifornia. Invece l'ho trovata bellissima, ho conosciuto quattro vite degne di questo nome, o almeno così mi è parso, e arrivata alla morte di Bonzo ero in lacrime, quasi (oggi è anche morto il batterista dei Gang, che triste).
    Vorrei parlare di mafia (credo sia oggi più presente di prima), politica, comunicazione (ma li vedete i tg?!!), solidarietà, controinformazione e poi mi ritrovo a parlare solo di me. Forse voglio fare l'impegnata, ma non lo sono poi tanto.
    Volete intuire un po'il mio umore di questo momento?

    Amico fragile

    Evaporato in una nuvola rossa
    in una delle molte feritoie della notte
    con un bisogno d'attenzione e d'amore
    troppo, "Se mi vuoi bene piangi"
    per essere corrisposti, valeva la pena divertirvi le serate estive
    con un semplicissimo , "Mi ricordo"
    per osservarvi affittare un chilo d'erba
    ai contadini in pensione e alle loro donne
    e regalare a piene mani oceani
    ed altre ed altre onde ai marinai in servizio
    fino a scoprire ad uno ad uno i vostri nascondigli
    senza rimpiangere la mia credulità;
    perché già dalla prima trincea
    ero più curioso di voi
    ero molto più curioso di voi.

    E poi sospeso tra i vostri "Come sta"
    meravigliato da luoghi meno comuni e più feroci
    tipo "Come ti senti amico, amico fragile,
    se vuoi potrò occuparmi un'ora al mese di te"
    "Lo sa che io ho perduto due figli"
    "Signora lei è una donna piuttosto distratta"

    E ancora ucciso dalla vostra cortesia
    nell'ora in cui un mio sogno
    ballerina di seconda fila,
    agitava per chissà quale avvenire
    il suo presente di seni enormi
    e il suo cesareo fresco,
    pensavo è bello che dove finiscono le mie dita debba in qualche modo incominciare una chitarra.

    E poi seduto in mezzo ai vostri arrivederci,
    mi sentivo meno stanco di voi
    ero molto meno stanco di voi

    Potevo stuzzicare i pantaloni della sconosciuta
    fino a vederle spalancarsi la bocca
    Potevo chiedere ad uno qualunque dei miei figli
    di parlare ancora male e ad alta voce di me
    Potevo barattare la mia chitarra e il suo elmo
    con una scatola di legno che dicesse perderemo
    Potevo chiedervi come si chiama il vostro cane
    il mio è un po' di tempo che si chiama Libero
    Potevo assumere un cannibale al giorno
    per farmi insegnare la mia distanza dalle stelle
    Potevo attraversare litri e litri di corallo
    per raggiungere un posto che si chiamasse arrivederci.

    E mai che mi sia venuto in mente,
    di essere più ubriaco di voi
    di essere molto più ubriaco di voi.

    2 commenti:

    1. ciao ciao,
      sono finito sul tuo sito da quello di maroccolo, perchè non ti senti il mio gruppo

      www.appuntoeffe.it

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    2. Ciao. Ho letto il tuo messaggio in bacheca Mescal. Anche io sono appassionata di musica e seguo molti artisti Mescal (e ne parlo sul mio blog www.annotando.splinder.com). Abito in provincia di Torino

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    "La libertà non è star sopra un albero,
    non è neanche un gesto o un’invenzione,
    la libertà non è uno spazio libero,
    libertà è partecipazione."