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    lunedì 21 agosto 2006


    Eccomi in questa Torino dove mi sono nuovamente beccata l'ennesimo acquazzone di quest'agosto particolare, non solo per il clima ma anche e soprattutto perchè...privo di certezze. Una Vale che brancola nel buio questa.
    Ho finito questo strano weekend in una pizzeria di Torino, pensando che era strano trovarsi il 20 d'agosto in una pizzeria insieme un'amica che è stata con me a Modena chissà perchè, e a gente estranea. E pensando, appunto a questo strano weekend, che mi lascia con un sapore amaro in bocca perchè legge scientifica vuole che se sei triste per un gesto mancato e felice per altre mille cose, ti ricordi solo di quel gesto.
    Vale, Vale, e come fai ad essere felice se sei così fragile?
    Eppure ho ritrovato amici e parole, ho ritrovato la mia Emilia, Carpi, il macello pubblico dove tanti anni fa avevo visto, di questo periodo, i Fiamma Fumana, e le pizzerie di Carpi il cu giorno di chiusura è...il sabato. Quanto meno originale....
    Ho scoperto nuove persone.
    Ho trovato in treno un ragazzo macedone che mi ha chiesto, appena mi sono accomodata, se.....credevo in Padre Pio. Ho risposto che no, non pensavo di crederci ma mia nonna si. Sono parzialmente salva.
    E soprattutto, mi sono nuovamente imbattuta in quella famosa magia della vita di cui parlavo in alcuni post fa: stamattina, camminavamo in una Modena semi-deserta, e d'improvviso una coppia in bici mi supera e si ferma. Era una coppia meravigliosa che conosco da anni, sempre grazie ai Ramblers.
    Risultato, grande sorpresa, pranzo in compagnia, e desiderio che dietro tutte le coincidenze che mi stanno capitando ci sia un disegno.
    Lei, la padrona di casa, mi aveva sognato ieri.
    Stasera, in macchina verso casa, sotto la pioggia e ascoltando di sottofondo una canzone del buon vecchio Carboni, che da piccola confesso di aver amato, pensavo a tutto questo, alla mia fragilità, al mio dolore, al desiderio di scrivere mail per avere qualche conferma e sentirmi meno sola e alla certezza di dover dare più retta al mio già limitato senso di dignità, al senso di libertà provato nonostante tutto e tutti, alla voglia di ripartire anche domani perchè a Torino sento di avere ben poco. Non che abbia molto di più in altri posti.. E tra pensieri profondi sulla vita e sul senso delle cose ne sbucava anche uno più contingente: domani è lunedì 21, in teoria dovrei lavorare....Neanche questo semplice tipo di certezze ho!
    È un mondo difficile: vita intensa, felicità a momenti e futuro incerto....
    I tuoni che mi accompagnano al letto spero che annuncino l'arrivo a breve di un autunno che temo non mi porterà grandi novità ma che almeno è preceduto da vaghi progetti e dalla certezza che non devo star ferma perchè qualcosa dovrà pur cambiare.

    5 commenti:

    1. Cara la mia Vale, vederti questo week end è stato un gran bellissimo regalo.

      Ti voglio bene

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    2. Una amica mia carissima e' una fan sfegatata di Padre Pio, se così mi posso esprimere....

      No, nemmeno io, Vale, credo in padre pio. Anche se questa estate mi sono imposto di andare a toccare la testa della statua di padre pio (7 metri abbondanti in apnea senza pinne) che hanno messo davanti alle isole Tre miti....
      Una faticaccia, a 46 anni e sovrappeso: ogni volta che ti fermi a compensare risali di emzzo metro.... :)

      Come dire, ci sono infiniti modi di essere fragili, al mondo, piu' altri ancora.
      SOno felice tu abbia avuto un buon fine settimana. Continua a scrivere.

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    3. grazie x la firma nella petizione, valeria! ti ho aggiunta proprio in questo momento! pure ki legge il tuo blog può (deve) aderire a questa iniziativa, lo spiego x gli altri.
      i ragazzi del forum di jovanotti hanno notato (come me a messina) una pessima assistenza ai disabili durante i suoi concerti, allora hanno deciso di raccogliere firme xkè in futuro tutto questo non avvenga +! la petizione la potete trovare nel mio blog! Lucy ^_^

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    4. E' importante che tutti possano andare ai concerti.
      Io sono un caso disperato e patologico, non ho mai voluto stare nel lato disabili perchè m'annoio. Al leoncavallo mi son trovata nel bel mezzo del pogo scatenato. Io stavo bene ma un ex componente ramblers che stava alla fisarmonica (tanto per non far nomi...) continuava a guardarmi terrorizzato. Credo mi abbia odiato!

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    "La libertà non è star sopra un albero,
    non è neanche un gesto o un’invenzione,
    la libertà non è uno spazio libero,
    libertà è partecipazione."