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    sabato 26 agosto 2006

    Settimana insulsa.
    Forse perchè se dalla mia vita tolgo palchi, concerti, Emilia, pazzie, rare uscite torinesi, eccetera eccetera... resta tutto quello che mi fa star male.
    C'è anche da dire che resta ben poco, e quello è un altro problema.
    Ma ieri sera ho rivisto i miei cunesi e la loro accoglienza mi ha consolata.
    Ci vuole poco a consolarmi. Che belli che sono.
    Stasera, solito vecchio concerto annuale dei Nomadi a Castagnole Lanze. Credo che un po'mi annoierò, ma so anche che se ci saranno anche solo due o tre cunesi e magari qualche risata.. sarò ricompensata.
    E poi, ieri, sentendo i cunesi cantare, pensavo che alcune canzoni dei Nomadi sono ancora ...mie e lo saranno sempre. Come, ad esempio:

    Lontano, piano il tempo, pensieri a metà
    sul soffitto macchie d'umidità,
    nelle tasche le briciole della realtà.
    Lontano, quando è tardi e si chiudono i bar
    dentro un'auto fra fumo e ansietà
    o davanti ad un portone.
    E lontano,
    respirando l'odore che da
    una nuova o qualunque città
    regalandoti al primo che ti chiamerà.
    E lontano,
    mille miglia, due passi da me
    non vedere l'azzurro che c'è
    non cercare più niente.
    Dentro il futuro
    sospinti da venti del nord
    tra forze selvagge
    che le chiamano e le portano con sè
    tra stelle cadenti
    speranze che volano via
    nei ricordi sbiaditi di un domani
    naturale follia.
    Lontano,
    dentro a case di malinconia
    con la noia che fuori è follia
    solo per la tua strada.
    Lontano, occhi al buio che guardano giù
    appoggiarsi ad un muro per star sù
    e abbracciare la notte.
    E lontano,
    cuore gonfio di curiosità
    affacciati su quel che sarà
    vedere partire l'ultimo tram.
    E lontano, ma quando
    senza alcuna ragione, un perchè
    ritrovarsi a cantare alle tre,
    una canzone d'amore per te


    Ho ripreso a sognare ad occhi aperti, e questo non è bene per me. Fa male, ed è controproducente vivere una vita parallela molto più bella della tua ma....inesistente.
    Ho ripreso a pensare cosa fare del mio futuro, e questo è bene.
    Oddio, I-Tunes mi ha messo De Andrè. Ci mancava! tra un po' magari mi metterà una di quelle belle canzoni dei mcr che mi ricordano dei tempi andati, o Amandoti, o Wish you were here, così posso autocommiserarmi meglio. Ah, la musica!

    Ho finito "Un ragazzo" di Hornby. Non ho capito se mi ha preso così perchè è bellissimo o perchè mi ricorda Hugh Grant, che ha fatto il film tratto dal libro, About a boy.

    2 commenti:

    1. Lontano,che bella che è!!!
      Ogni volta che i-tunes la fà partire,qualsiasi cosa io stia facendo,mi fermo con la testa tra le mani,penso,immagino questi scorci di vita raccontati in musica,che emozione!
      Il 20 sono stato a Castelnuovo al (o a?) Vomano (TE) al concerto dei Nomadi,che strana sensazione,ho notato un Danilo stanco,quasi scazzato,ci sono stati un pò di problemi con l'audio,ma la cosa strana è che si respirava un'aria irreale!Mi auguro che non accada come con i Modena,spero solo sia la stanchezza di tanti concerti a rendere Danilo cosi nervoso(tanto lo so che ti sta sulle P...E)!
      Una cosa bellissima del concerto?diciamo nel complesso tutto,ma quando hanno attaccato LA COLLINA, ho avuto la pelle d'oca!!!!!
      Ora aspetto con trepidazione il 1°settembre,e tu Vale sai perchè!!!!!!!!
      Un Bacio e un abbraccio!!!!!!!

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    2. About a boy e' bello di suo, ma anche Hugh Grant non e' male (in assoluto e nel bilm nello specifico).
      Lascia stare i mondi immaginari, Valeria, però: possiamo solo essere noi stessi, qui e ora.

      Ed e' di una bellezza allucinante

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    "La libertà non è star sopra un albero,
    non è neanche un gesto o un’invenzione,
    la libertà non è uno spazio libero,
    libertà è partecipazione."