ultimissime, twitterando in giro...

    follow me on Twitter

    domenica 24 settembre 2006

    Giorni bui, inframezzati da qualche luce, ma fioca davvero.
    Giovedì la collega che mi manda quel misero lavoro era malata. Silenzio. Poi una telefonata in sede ha chiarito che per quel giorno la mia stupenda ora di lavoro era saltata: la collega è malata, il terminale da cui mi manda la rassegna stampa è spento.
    Eh già. Accendere il pc di una collega dev'essere durissima...
    Venerdì 29 ho il famoso colloquio col capo. Vediamo. Già mi passa il film di cosa dirà, ma aspetto venerdì per deprimermi. Certo, è dura sentirsi così inutile, e, diciamolo pure, sottovalutata.
    E poi, sì, a forza di far poco mi sembra di non saper far nulla. Non ero così. Stasera passeggiavo in via Po, e ho visto il pub dei miei anni d'università. Non ho mai fatto follie, ma ai tempi la vita era più interessante. Almeno nel ricordo.
    Da due giorni sono una lagna, capace di quasi piangere per un paio di pantaloni che mi sembra stiano male.
    Tutto pare vuoto e senza senso, e mi sento sola, di quella solitudine che il pensiero degli amici non può cancellare ed è difficile spiegare.
    Intanto però Torino si sta dipingendo d'autunno, di facce conosciute, e pare quasi bella a momenti. Non tollero più il traffico però, mi pare aumentato, e bramo il paese, la campagnia, la bassa insomma.
    Arrivano inviti inattesi che spero si concretizzino, forse la possibilità di vedere il mio scrittore del cuore. E una settimana con un po'di appuntamenti che spero diano buoni frutti, con un weekend che non mi deve deludere, per favore (il prossimo), non posso permettermelo e non me lo meriterei neanche.
    E frasi come: "come va?" E io che rispondo che va tutto un po'male: lavoro, famiglia, amici...... "Ma ci siamo noi" mi risponde quest'amica. E io che mi commuovo..
    Come anche con Giorgio che mi chiama: "Valerrria fammi compagnia".
    E poi rido anche, come quando ieri, al concerto dei cunesi, uno di loro aveva alle prove la maglia "comunista" regalatagli da me, e la moglie ridendo mi fa: "l'ho lavata e il bucato è venuto rosso, sei matta a fargli un regalo così?" E io le rispondo che mica ho la colpa se non sa fare il bucato e penso, sorridendo, che un qualche dio deve esistere, o che semplicemente, da bravi destrorsi, non sono abituati a lavare indumenti di destra.
    E riesco ancora a ridere davanti a Travaglio che spiega che Ercole era di destra perchè faceva le grandi opere. E riesco a pensare che vorrei un buono sostanzioso da spendere in un negozio di musica che ho adocchiato ricolmo di biografie, e anche un telefono da personalizzare con le suonerie mp3. Ci metterei Cisco per gli amici intimi, Clan Banlieue dei mcr per gli altri e magari Wish you were here per i più desiderati. Quelli, insomma, che vorrei chiamassero ma non chiamano. E altre musiche ancora...
    Insomma, ci sono ancora. Più o meno. Prima o poi magari ricomincerò a leggere il giornale così da sentirmi meno ignorante.
    Sto ascoltando Riccardo Tesi, che bello. E Yann Tiersen. Mi son buttata sul malinconico, che fa sempre bene...

    2 commenti:

    1. Spero solo che se personalizzi il nuovo telefono con le suonerie mp3 tu metta dentro anche noi...sennò poi facciamo i conti.
      Un abbraccio forte forte
      Massi

      RispondiElimina
    2. Uomo di poca fede... da anni la mia suoneria predefinita è Pioggia nera!
      spero tanto di vederti il 13!

      RispondiElimina

    "La libertà non è star sopra un albero,
    non è neanche un gesto o un’invenzione,
    la libertà non è uno spazio libero,
    libertà è partecipazione."