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    lunedì 11 settembre 2006

    Mi odio.
    Basta poco per buttarmi giù, ma non per modo di dire...giù giù giù.
    Basta che qualcuno non dica cosa m'aspettavo, o non chiami, o non m'inviti.
    Ma dato che io non sono il centro del mondo, come possono gli altri capire che quel poco, che magari loro non vedono, mi fa così male?

    Lasciando da parte le mie paranoie e malinconie, vorrei parlare di quello che capita nel mondo, ma mi rendo conto che non sto più leggendo il giornale e sono completamente avulsa dalla realtà. L'altra sera un mio amico parlava del Libano e io non ero in grado di sostenere una conversazione intelligente. Mi odio anche per questo. Propositi: leggere il giornale ogni giorno. Sennò poi non posso criticare gli Altri, quelli che per esempio hanno votato Berlusconi non sapendo effettivamente le belle cose che aveva combinato. E non posso sostenere conversazioni intelligenti.

    In questa giornata triste, rasserenata dal fatto che finalmente oggi non ho troppo male ai piedi (e domani spero continui il trend positivo!), una nota di colore. Ennesimo colloquio con un'aspirante accompagnatrice. Una abbastanza particolare, parla parla parla.. che era fidanzata con un disabile che gli ha dato della poco di buono e allora l'ha lasciato, che il papà ha 4 tumori di cui uno al cervelletto ma sta abbastanza bene (!!!), che ieri ha incontrato la Litizzetto...
    Mercoledì vediamo come guida. Tanto io gente normale non la frequenterò mai. Se m'ispira, posso pensare di far un salto sabato a Milano per uno showcase alla Fnac della Casa del vento. Non li vedo mai..

    Settembre è iniziato, il campionato pure, in tv si vede qualcosa (quant'è lento il programma di Bonolis? ho resistito 20 secondi! e quanta pubblicità gli hanno fatto sui tg mediaset? scandaloso!!!), e io devo cercare di star bene e trovare la mia strada. La mia camera è in ordine e la musica è parte di lei. Ho nuove foto appese, e seduta al pc posso vedermi mentre scruto un lago e l'orrizonte e posso ammirare uno scorcio della mia bassa reggiana.

    1 commento:

    1. Rilassati, Valeria: non è obbligatorio avere conversazioni intelligenti.
      Anzi , proprio non è obbligatorio avere conversazioni, se è per quello....

      :)

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    "La libertà non è star sopra un albero,
    non è neanche un gesto o un’invenzione,
    la libertà non è uno spazio libero,
    libertà è partecipazione."