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    venerdì 27 aprile 2007

    No, non posso lamentarmi:
    18 aprile Modena, 19 aprile Vignola, 21 aprile Taneto di Gattatico, 22 aprile pranzo e poi ritorno a Torino, 24 aprile di nuovo provincia di Modena, in quel di Rubiera e 25 aprile gran finale a Campegine a festeggiare la data dell'anno a me più cara.
    Avrei tante cose da raccontare. A partire dall'agriturismo di campagnia dove abbiamo dormito ben 3 notti, con pecore, oche, cani, galline, un letto che per salirci dovevi arrampicarti e, una volta salita, sprofondavi. La mia schiena lo ha amato moltissimo. E non posso non accennare alla serata con le Mondine e i Fiamma Fumana in un locale sperduto della periferia di Modena. Queste arzille 80enni non volevano smetterla di cantare, anche dopo che era finita la serata ufficiale, un mini-live di presentazione di un meraviglioso progetto che prevede i Fiamma, le Monde e chiunque voglia dare il suo contributo impegnati in un libro, in un concerto, in un film. Così, scese dal palco, hanno continuato a cantare, ed a un certo punto mi son trovata circondata da un gruppetto di loro, non so se più a disagio (circondata com'ero da macchine fotografiche e telecamere!) o commossa dalla loro vitalità ed allegria.
    Qui spero di aver mascherato bene il....terrore!

    Fa ridere la fatica con cui la direttrice del coro le ha trascinate a casa!
    Il giorno dopo c'era una serata con Cisco, bellissime ore tra amici, chiacchere, il Foddis che giocava a carte e non capivo che razza di gioco era, un concertino allegro ed emozionante con un finale caciarone ed emozionante di quelli che tanto amo.
    Venerdì "pausa", ci voleva forse. Per fare un po'di foto alla "mia" bassa.


    Sabato, raggiunta dai miei cari amici, mi son diretta al Fuori Orario, in quel di Taneto di Gattatico. C'erano quasi tutte le persone a me più care, ed ero nel mio locale preferito (il fuori orario e la sua gente sono meravigliosi). Cosa volere di più? Forse un concerto di Cisco dopo tanto tempo visto in piedi, un locale pieno che ballava e cantava, un po'come ai vecchi tempi. Sono quei momenti in cui rimembro il tempo passato e mi sento un po'vecchia, anche se al posto giusto e al momento giusto. E vuol dire molto.
    Segnalo l'esibizione di Ettore Giuradei e suo fratello. Consigliatissimo.
    Indimenticabili le risate nell'agriturismo dove alloggiavamo, con tanto di vangelo sul comodino, cappella ed immagini sacre. A nostro modo abbiamo pregato molto.....
    Domenica, dopo pranzo sono tornata un attimo a Torino (!) per poi tornare martedì per una serata in compagnia della musica e i soliti amici a Rubiera. E mercoledì, prima di tornare a Torino, un pomeriggio al museo cervi, con un po'di amici e un bel po'di emozione a vedere un trio a me molto molto caro che.........mi mancava. Come vi chiamate, gli ha chiesto il mitico Franchino del Fuori Orario......ex modena city ramblers?

    no, loro si chiamano Alberto, Cisco e Giovanni, e ogni tanto fa bene rivederli insieme. Soprattutto quando c'è da augurarsi buon 25 aprile. Di fronte alle storie della resistenza mi sento piccola piccola, ma voglio pensare che a modo mio anch'io ho una mia "resistenza", che dura tutto l'anno. Mi auguro con tutto il cuore di essere forte almeno un po', come lo è stato chi ha combattuto per arrivare a quel giorno di primavera di 62 anni fa.
    Mercoledì intanto ci sarà un incontro con l'assistente sociale, se non è resistenza quella! secondo me se gli stampo questa pagina gli prende un ictus. Soprattutto se poi le comunico che non ho intenzione di stare tanto ferma qui. Devo sentirmi viva in qualche modo no?
    buon 25 aprile, in ritardo.

    O ragazza dalle guance di pesca,
    O ragazza dalle guance d'aurora,
    Io spero che a narrarti riesca
    La mia vita all'età che tu hai ora.
    Coprifuoco: la truppa tedesca
    La città dominava. Siam pronti.
    Chi non vuole chinare la testa
    Con noi prenda la strada dei monti.

    Silenziosi sugli aghi di pino,
    Su spinosi ricci di castagna,
    Una squadra nel buio mattino
    Discendeva l'oscura montagna.
    La speranza era nostra compagna
    Ad assaltar caposaldi nemici
    Conquistandoci l'armi in battaglia
    Scalzi e laceri eppure felici.

    Avevamo vent'anni e oltre il ponte
    Oltre il ponte che è in mano nemica
    Vedevam l'altra riva, la vita,
    Tutto il bene del mondo oltre il ponte.
    Tutto il male avevamo di fronte,
    Tutto il bene avevamo nel cuore,
    A vent'anni la vita è oltre il ponte,
    Oltre il fuoco comincia l'amore.

    Non è detto che fossimo santi,
    L'eroismo non è sovraumano,
    Corri, abbassati, dài, balza avanti,
    Ogni passo che fai non è vano.
    Vedevamo a portata di mano,
    Dietro il tronco, il cespuglio, il canneto,
    L'avvenire d'un mondo più umano
    E più giusto, più libero e lieto.

    Ormai tutti han famiglia, hanno figli,
    Che non sanno la istoria di ieri.
    Io son solo e passeggio tra i tigli
    Con te, cara, che allora non c'eri.
    E vorrei che quei nostri pensieri,
    Quelle nostre speranze d'allora,
    Rivivessero in quel che tu speri,
    O ragazza color dell'aurora.

    Avevamo vent'anni e oltre il ponte
    Oltre il ponte che è in mano nemica
    Vedevam l'altra riva, la vita,
    Tutto il bene del mondo oltre il ponte.
    Tutto il male avevamo di fronte,
    Tutto il bene avevamo nel cuore,
    A vent'anni la vita è oltre il ponte,
    Oltre il fuoco comincia l'amore.

    3 commenti:

    1. Già un ottimo viaggio. Brava brava, la mia vita mondana è davvero un topolino di fronte alla tua che è una montagna. Ciau!

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    2. ciao questo gruppo è interessante...
      http://www.myspace.com/thefilid

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    3. Cavoli te la godi si la vita! Si dice che noi siamo i migliori medici di noi stessi e tu la tua cura di vita te la sai prescrivere bene :)

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    "La libertà non è star sopra un albero,
    non è neanche un gesto o un’invenzione,
    la libertà non è uno spazio libero,
    libertà è partecipazione."