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    mercoledì 2 maggio 2007

    Pomeriggio di un primo maggio passato in casa a smessaggiare e guardare spezzoni del concerto del primo maggio (che sta sempre più trasformandosi in una parata di musicisti alcuni dei quali neanche si preoccupano di onorare la festa) facendo da babysitter al mio cuginetto che mi diceva: ma perchè non riesci a camminare sul balcone? vieni Valerria (ha la r moscia), si fa così, un passo e un altro passo.... Un momento emozionante, anzi due: Paolo Rossi che canta Ma il cielo è sempre più blu, di Rino Gaetano (io l'ascoltavo spesso in macchina, con i miei, durante le ferie a Crotone molti anni fa, dato che mio padre, come Gaetano, è di lì; e l'ho risentita anni fa in a chiusura della campagna elettorale della candidata della sinistra alla regione. Mi ricordo che ho pensato: sì, è bellissima, ma... e La canzone popolare? è poi cantare ma il cielo è sempre più BLU non porterà sfiga? semmai più Rosso....) e poi i Tetes de Bois che insieme sempre a Paolino hanno cantato:

    E quelli che sono morti perché erano anarchici?
    Perché anarchici di cuore?
    Quelli che sono morti perché erano matti?
    O era meglio che lo fossero?
    Perché avevano una camicia colorata?
    E volevano lavorare dodici ore al giorno?
    E lavorare la domenica?
    E il sabato?
    E il venerdì?
    E riposarsi gli altri giorni…
    Perché non gli hanno dato un rigore?
    Perché è la terra che gira intorno al sole?
    Perché uomini con uomini e donne con donne è peccato?
    Perché traditi dall'amore?
    Quelli che sono morti perché la gente lo andasse a vedere strozzato in piazza?
    Quelli che sono morti perché allergici alla polvere?
    Da sparo…
    Perché non hanno capito niente neanche dopo la guerra? Di Piero…
    Avanti pop alla riscoop bandiera rock bandiera rock…
    Quelli che sono morti
    perché cinque minuti di ritardo al giorno
    sono una vita di ferie?
    Quelli che sono morti
    perché hanno costruito le piramidi?
    Quelli che sono morti
    perché i leoni sono più forti?
    Perché nella stiva di un camion non c'è aria
    e attorno al gommone troppa acqua
    e nelle foreste dell'Africa
    troppo fuoco?
    Avanti pop alla riscoop bandiera rock bandiera rock …
    A te che mangi
    uova sode a colazione succo d'arancia rossa
    in vestaglia di raso
    trapunta di benessere
    e ascolti la tua radio
    con le cuffie e
    la tv accesa
    rispondendo al cellulare
    cerchi fuoco nelle tasche
    dico: sorridi alla tua morte e
    sopravviverai…
    Avanti pop alla riscoop bandiera rock bandiera rock …


    Potete sentirla su Myspace (tra l'altro ho rifatto la mia di pagina"). E'bellissima e con questa vi auguro, in ritardo, buon primo maggio. Quanto a me, penso con malinconia ad un concerto cui sono mancata e ad una serata strana in mezzo ad un'arpa e ad un violino in cui ho scoperto che quando compi gli anni devi spegnere le candeline, ma devi lasciarne una accesa, più alta, che rappresenta il tuo futuro, mentre le altre sono il passato. Così dice la vera tradizione, e forse è per questo ...la serenità non è ancora arrivata. Bisogna rimediare al prossimo compleanno, a giugno.......

    4 commenti:

    1. ho solo intravisto il concerto, ma fortunatamente ho beccato gli Afterhours. Non mi aspettavo che li passassero tardi, come dei big (che poi sarebbe solo ora, l'anno scorso non li mandarono nemmeno in diretta)Però la loro performance non mi è piaciuta, Manuel urlava... Credo ci fosse un audio schifosissimo

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    2. Sii, che bella "il cielo è sempre puù blu" di Gaetano, mitico Gaetano! Anche io ho visto a tratti il cncerto, beccando il mitico Paolo Rossi per scivolare poi alle Vibrazioni e a Carmen Consoli, accompagnata dai mitici Lautari, bravissimi musicisti siciliani! Hanno cantato una canzone popolare bellissima! baci, Paola

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    3. Già anche a me è sembrato che Manuel urlasse piuttosto che cantare, sembrava che avesse fretta....

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    4. @Paola: si chiama Malarazza la canzone, la canta anche Ginevra di Marco nel suo ultimo stupendo cd.....

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    "La libertà non è star sopra un albero,
    non è neanche un gesto o un’invenzione,
    la libertà non è uno spazio libero,
    libertà è partecipazione."