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    giovedì 9 agosto 2007

    La valigia è aperta per terra in camera, ovviamente vuota tranne che per le cose fondamentali quando stai via qualche giorno: libri e piastra per capelli. Il resto lo aggiungerò non so quando, domani sera, domani notte, venerdì mattina. Boh. I miei sono partiti per il mare e qui c'è una ragazza che mi aiuta, anzi stasera c'è un'altra dotata di patente che mi ha accompagnato a vedere i miei cari Senza patria. E' sempre bello ascoltarli, e pensare che le canzoni dei nomadi alla fine sono sempre belle, e fa ridere che anche quelle brutte, tipo Io voglio vivere, che proprio odio, cantata da loro risulta accettabile perchè...sono loro. Poi mi hanno dedicato la "mia" canzone della bambina portoghese, che voglio di più?
    Giornate, queste, funestate solo dal piede che si sveglia ogni tanto mandandomi nel panico più totale. Per il resto sono contenta, contenta di non essermi sentita sola, circondata da amici che spesso dimentico di avere. Domani sera spero proprio di salutarmi con gli ultimi, da me adorati, e poi potrò dire di essere riuscita ad "incastrare". tutto. Quando torno magari non esco per due settimane, ma sono contenta oggi. E' stato bello dormire ieri con due amiche che purtroppo vivono lontano. Una moooooooolto lontano, di mezzo ci sta l'atlantico, ma ritrovarsi è stato naturale e semplicemente bello. E poi c'è stato l'amico ingegnere che si è arrampicato per chiudere una finestra difettosa, e un altro, carissimo, che mi ha lasciato 50 minuti davanti ad un locale ad aspettarlo. Ma come arrabbiarsi con lui? scatta qui una riflessione..
    Lunedì ho comprato i biglietti del treno, andata Torino-Toscana, dove raggiungerò i miei per poi scendere in Lucania dalla mia amata "Sharon", ritorno per la ragazza che mi accompagna lo stesso giorno, e un Foggia-Torino notturno per il ritorno da Potenza, seconda classe, seduti........gli ultimi due posti del treno...vabbè. Sta di fatto che la ragazza ci pensa e poi mi dice che non ci ha riflettuto prima, ma che non se la sente di tornare da sola in treno ed arrivare all'una meno dieci di notte. Morale della favola, rimborsati i biglietti all'80%, andiamo, o dovremmo andare, in auto col fidanzato. Ora, questa ha 29 anni, non ha problemi...... Io lunedì son stata 40 minuti sola (prima dell'agognato arrivo dell'amico di cui sopra mi ha raggiunto, per fortuna, un altro, da me accolto con grandissimo entusiasmo...!!) , in piedi, tranquilla (insomma, dopo la mezzora ho solo pensato: se non arriva nessuno a chi chiedo di accompagnarmi ad un taxi, ca...?!!!). Comparare le due cose mi mette allegria, un po' sveglia e autonoma di testa lo devo pur essere allora. Certo poi mi ha fatto male la signora delle pulizie oggi che non credeva a quello che le spiegavo ed a un certo punto dice alla ragazza, davanti a me, "chiedile dove sono le lenzuola". Chiedile? io ero lì..... E ti viene da pensare che l'unica difesa che hai contro l'ignoranza della gente è il pensiero di quei tuoi amici che ti vedono, semplicemente, come Valeria.

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    "La libertà non è star sopra un albero,
    non è neanche un gesto o un’invenzione,
    la libertà non è uno spazio libero,
    libertà è partecipazione."