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    giovedì 13 dicembre 2007

    La prima cosa che ho visto stamane è la diretta dell'arrivo in Duomo dei carri funebri degli operai morti. Tristezza infinita.
    Mi sa sarà l'immagine che ricorderò di questa giornata, anche perchè mi sa rimarrò in casa. Ieri ho avuto la bella pensata di provare una medicina che sembrava potere fare qualcosa per il mio disturbo, risultato un malore e un quasi svenimento, rigidità e tremore che mi porto dietro anche oggi. Stupendo. Non so come mi sono trascinata dal parrucchiere a cambiare taglio di capelli e poi al concerto dei subsonica, dove ho giurato che il palaisozaki non mi vedrà mai più. La pedana per disabili è sopra, ma non ci sono le sedie. Chi soffre di vertigini è meglio che scenda giù, la scala è ripida e potete immaginare in che condizioni l'ho fatta. Nel parterre per questioni di sicurezza potevano entrare solo i primi arrivati, e quando è arrivato l'avviso che il concerto non sarebbe iniziato fin quando quelli in piedi sulle scale e sopra non si fossero seduti è scoppiato il putiferio: grida, insulti, gente accalcata alla fine delle scale, arrivo dei poliziotti...... per un attimo ho rivisto Genova e ho pensato: bene, è giunta la mia ora. Poi la sicurezza ha capito che per evitare il peggio era meglio lasciare via libera al parterre e il concerto ha preso il via con un magnifico effetto speciale che simulava un terremoto. Per la seconda volta ho pensato: bene, è giunta la mia ora. E rincoglionita com'ero mi sono scordata che dai Subs la gente sta in piedi anche in tribuna, ho visto il concerto da un buco tra una testa e l'altra, vedevo abbastanza Samuel, mi è andata bene. Palco straordinario, bel concerto, io ero in trance, seduta..... mi sono rianimata su Preso blu, L'odore, Discoteca Labirinto, Nuova Ossessione, Tutti i miei sbagli..
    A fine concerto avrei voluto tanto salutare un mio amico tecnico che adoro ma avrei dovuto scendere nel parterre, attraversarlo, poi attraversarlo di nuovo e salire su. Già alzarmi dal seggiolino è stato difficoltoso........

    3 commenti:

    1. Vale...ma l'amico tecnico si chiama per caso Marco?...eheheh...

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    2. visto che una scala l'hai dovuta fare per forza, forse ti conveniva venire dove ero io: ti mettevi in prima fila e anche da seduta vedevi benissimo, perchè la balaustra è trasparente. Accanto a me una ragazza è stata seduta tutto il tempo

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    "La libertà non è star sopra un albero,
    non è neanche un gesto o un’invenzione,
    la libertà non è uno spazio libero,
    libertà è partecipazione."