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    giovedì 10 aprile 2008

    Votare si deve, sempre

    Domenica, prima di decidere di non andare a votare, fatemi un favore personale. Ci vorrà un po', ma fatelo per me.

    Cliccate qui,
    e poi qui
    e qui
    Poi, con un po'di coraggio andate ancora qui,
    e leggete qui.
    Infine, leggetevi queste righe di Travaglio:
    Penso che l’astensione – da cui sono stato a lungo tentato – finisca col fare il gioco della casta, anzi della cosca. Il non voto, anche se massiccio, non viene tenuto in minimo conto dalla partitocrazia: anche se gli elettori fossero tre in tutto, i partiti se li spartirebbero in percentuale per stabilire vincitori e vinti. E infischiandosene degli assenti, che alla fine hanno sempre torto. Dunque penso che si debba essere realisti, votando non il «meno peggio», ma ciò che si sente meno lontano dai propri desideri.

    Ora, se credete che non valga la pena provare a non consegnare di nuovo l'Italia a dei criminali, perchè di questo si tratta, non di avversari politici, vi rispetto, ma poi non lamentatevi troppo.

    10 commenti:

    1. Ero presente. Ed è diventato uno dei momenti più importanti della mia vita. Ricordo un'emozione che mi fece piangere, una commozione che mi riportava a casa da mia madre, anche lei partigiana in una famiglia di partigiani. I discorsi del comandante Diavolo erano e sono quelli sentiti migliaia di volte in famiglia, sono i miei, sono le radici resistenti mie e anche quelle di mia figlia (beh, questo è il suo blog). L'eredità e il valore della resistenza non sono andati persi, sono vivi più che mai, e anche per questo il voto è importante, sacro.
      Daniela

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    2. Io ho già deciso che a votare ci DEVO andare, non ce la faccio a non fare nulla contro il caballero nano :(

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    3. Gli unici giustificabili del nonvoto sono gli anarchici, gli altri hanno il dovere di tapparsi il naso e andare a votare, perchè siamo solo noi a sinistra ad aver voglia di non votare...su!

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    4. Alle sagge parole di Travaglio (e alle tue altrettanto sagge) aggiungo solo che dobbiamo andare a votare per chi ha la possibilità di battere Berlusconi.
      Sinceramente ne vedo solo uno.

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    5. Come ho già detto in altre circostanze... mi spiace, ma col cuore in mano non andrò. Non sono riuscito a sentire il comandante Diavolo (qui in biblioteca non hanno le casse), ma ho in mente i suoi discorsi nei cd e dvd dei Ramblers. A casa ho i libri del partigiano Barbanera, so la storia del partigiano Armando Ricci, della repubblica partigiana di Montefiorino, sono le mie zone. Pensando a casa mia, a quella terra, alle persone che sono morte per la causa e pensando che i loro eredi politici, anche quelli più diretti,quella causa l'hanno letteralmente sputtanata, mi space, ma non posso, e non voglio, calpestare il loro sacrificio votando chi, quel sacrificio, lo sta buttando nel cesso.
      Grazie comunque dell'invito.

      Stefano/Jack

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    6. Non è obbligatorio votare Veltrusconi. Non ci sto al ricatto che per non fare vincere Berlusconi devo votare per Paola Binetti o per il generale che dice che gli omosessuali non devono entrare nell'esercito. Per cui voto per il Partito Socialista che si distingue dalla zuppa e dal pan bagnato, specie sui temi della laicità.

      Roberto

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    7. Grazie Valeria. Non perch'io fossi indeciso circa l'andare a votare ma per le puntuali citazioni che se permetti riporterò anche sul mio blog (citandoti). Grazie ancora

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    8. Non ho guardato/letto tutto, ma le parole di Travaglio bastano già.
      Sapere che anche lui (come me) è stato tentato di non andare mi fa sentire meno idiota.
      Comunque non è necessario per forza votare per Veltroni, anzi! Un articolo di qualche tempo fa del Messaggero dimostrava come in alcune regioni fosse più utile votare per la Sinistra Arcobaleno che per il PD per far perdere Berlusconi.
      Vedremo.
      Com'è che non rispondi agli sms? Non ti arrivano?
      Bacio

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    9. Astenersi vuol dire votare Berlusconi, quindi BISOGNA quanto meno andare a votare. Ma sento di tanta gente troppo schifata per riuscire ancora una volta ad entrare nelle urne, dopo averne prese da destra e da sinistra.

      Comunicazione di servizio:
      ma se metto il link del 25 aprile, devo anche scrivere qualcosa sul mio 25 aprile? Perchè mi sa che lo passerò a casa a studiare, non è un gran chè... :(

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    10. Questa cosa di non starci al ricatto per cui chi non vota Veltroni vota Berlusconi mi sa tanto di infantilismo e di un orgoglio sinistrorso che non ho mai capito e su cui il nano fa affidamento per vincere le elezioni.
      Tra le cose storte degli italiani aggiungo anche questa.

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    "La libertà non è star sopra un albero,
    non è neanche un gesto o un’invenzione,
    la libertà non è uno spazio libero,
    libertà è partecipazione."