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    venerdì 2 maggio 2008

    L'Internazionale, futura umanità

    Volevo augurarvi con colpevole ritardo Buon Primo Maggio, e volevo farlo con l'Internazionale perchè quando ci vuole ci vuole e poi tanto si sa che sono abbastanza comunista, anche se non l'ho detto come Alfredo a Matrix davanti a milioni di persone perchè non ne ho ancora avuto la possibilità (purtroppo...), ma su youtube non l'ho trovata. E allora ve li faccio con il video della canzone più bella che si è secondo me sentita oggi al concertone di Roma, con una dedica speciale ai troppi, troppi, troppi morti sul lavoro: davvero ricordate i morti, ma ricordateli vivi.

    9 commenti:

    1. Ma quanto è esattamente "abbastanza comunista"? :-)))))
      Un abbraccio
      Marco

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    2. ormai passo spesso sul tuo blog! canzone bellissima..come tutto il cd che la contiene!

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    3. proprio carina.
      ieri ero a sentirmi i Gang dalle parti di faenza.
      Marino e la banda son sempre un bes sentire, e poi è vero, è un pò come trovarsi tra amici a non-celebrare, una date ma soltanto cercare di ricordare. Ma si sa, il tempo e walter cancelleranno tutto... baci.
      Stefanover e Banjo.

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    4. Per la serie: facciamoci del male. Mi avevi detto che questa canzone è bellissima e l'ho ascoltata e visto il video. Non so se sono più forti le parole o le immagini; già ho dato ieri sera quando ho pianto sentendo i nomi dei morti sul lavoro. O pensando a chi non è considerato giustamente sul lavoro e ne soffre.
      dp

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    5. Per la serie: facciamoci del male. Mi avevi detto che questa canzone è bellissima e l'ho ascoltata e visto il video. Non so se sono più forti le parole o le immagini; già ho dato ieri sera quando ho pianto sentendo i nomi dei morti sul lavoro. O pensando a chi non è considerato giustamente sul lavoro e ne soffre.
      dp

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    6. Continuiamo a infierire, continuiamo!
      :-P

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    7. urca, ascanio mi mette l'angoscia (c'ha ragione, la situazione tende al marrone, ma vedendo un concerto vorrei staccare un po'..).
      i miei momenti "topici" del concerto the niro (emozionato, tutto quel che si vuole, a volte steccava, ma che pezzoni just a bit e liar) e l'aura (che voooce!)

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    "La libertà non è star sopra un albero,
    non è neanche un gesto o un’invenzione,
    la libertà non è uno spazio libero,
    libertà è partecipazione."