ultimissime, twitterando in giro...

    follow me on Twitter

    mercoledì 17 settembre 2008

    Ciao Abdul

    Per salutarti, voglio usare le parole di Marco Travaglio, che rispecchiano il mio pensiero davanti all'ennesima morte inutile e vergognosa.
    Abdul aveva 19 anni, era cittadino italiano ma era nato nel Burkina Faso.
    Era a Milano con la sua famiglia. L'hanno massacrato di botte gridandogli "muori sporco negro" alcuni italioti padani, due giorni fa, sospettandolo di aver rubato alcuni biscotti in un bar.
    Non mi pare di aver sentito nessuno invocare sicurezza: di solito quando si verifica un delitto a parti invertite si invoca sicurezza, tolleranza zero, rastrellamenti in certi ambienti. Ecco, qui bisognerebbe fare rastrellamenti in certi ambienti italioti di razza ariana, di pelle bianca, ma evidentemente la sindaca Moratti è una donna fortunata. Pensate se le fosse accaduto il contrario, se fosse accaduto che un cittadino di pelle nera anche se italiano anzichè essere ammazzato avesse ammazzato lui. A quest'ora avremmo le televisioni e i giornali che strepitano all'unanimità sul problema sicurezza, invece della sicurezza di Abdul che ha avuto la sicurezza di morire ammazzato al grido di "sporco negro" non ci sono esternazioni né da destra né da sinistra.

    29 commenti:

    1. una tristissima storia, ennesima vergogna di questa "nuova Italia"
      ciao stella

      RispondiElimina
    2. Triste storia, per molti aspetti ancora non chiara...

      RispondiElimina
    3. ebLa sto leggendo da voi blogger, questa storia...
      Mi tocca particolarmente, al di là dell'inutile ferocia alla quale ci stiamo abituando.
      Sono straniera in paese estraneo, ma quando vedo come si comporta la mia gente, mi dispiace un pò di meno essere qui.

      RispondiElimina
    4. Ciao Valeria ti ho inserita tra i miei blog amici (1 comment) buona giornata. -:))

      RispondiElimina
    5. Condivido totalmente il tuo pensiero. E aggiungo che nonostante tutto non riesco ad avere comprensione per la madre e moglie dei due aggressori che ieri al tiggì chiedeva di capire che non c'era razzismo dietro il loro atto. Che forse se Abdul non avesse tentato di scappare non sarebbe stato aggredito con quella violenza.

      Ma si rende conto quella signora che lei stessa sta affermando che in certe condizioni è giusto e comprensibile ammazzare qualcuno di botte? Ma si rendono conto i giornalisti del telegiornale che stanno facendo passare un messaggio agghiacciante?
      Che fatti orribili come questo accadano me ne faccio una ragione. Quello che mi sconvolge è trovo ripugnante accettare è il modo in cui vengono trattati dai media.

      RispondiElimina
    6. E' veramente vergognoso, stiamo diventando un orda di Barbari

      RispondiElimina
    7. Quando la finiranno di dire che non sono episodi razzisti e cominceranno a capire che in Italia abbiamo un problema grosso che continuano ad alimentare?

      RispondiElimina
    8. si brutto episodio, come capitano sempre più spesso..putroppo quando al governo tira una certa aria, questo clima può solo peggiorare...

      RispondiElimina
    9. Ciao vale,gradisci il premio Vitaminico che si trova nella mia bacheca? Mi piacerebbe se tu lo ritirassi.
      Bacione

      RispondiElimina
    10. quello della "sicurezza" è un tema del tutto ineluttabile. è il senso con cui la si guarda che deve fare riflettere. per chi? per cosa? in quali ordine e mutualità? insomma, chi c'era a garantire la sicurezza di Abdul, quando degli idioti lo stavano massacrando di botte?

      O, davvero, avere (forse) rubato dei biscotti è un reato tanto grave? A me, sta storia, fa venir giù dei lacrimoni che però non han niente di umano.

      RispondiElimina
    11. dovresti farti un giretto sulle televisioni private lombarde per vedere come hanno trattato questo argomento.
      una vera schifezza.
      and
      www.wrong-.splinder.com

      RispondiElimina
    12. Io sono rimasta ancora più dispiaciuta, quando ho scoperto che il ragazzo viveva a Cernusco sul Naviglio, che praticamente è la mia seconda città...visto che ci passo ogni anno e ci ho anche vissuto.
      A Cernusco ho conosciuto altre persone del Burkina Faso e sono persone cui voglio molto bene.
      (Ma i miei pensieri varrebbero per qualunque fosse la provenienza del ragazzo...Ovviamente si grida allo straniero allo straniero, ed
      è davvero triste come le cose vengono mostrate in Italia...)

      RispondiElimina
    13. Ciao
      contracambio la tua piacevole visita da me, penso che la tua frase conclusiva renda molto bene il messaggio che volevi mandare, la triste e reale verità!
      Sai non so se ricordi di un aggressione fascista ad un ragazzo
      uscito da un centro sociale a fine agosto a Roma, be, ne parlerò a breve, io potevo essere presente...
      Ciao e buona giornata

      RispondiElimina
    14. siamo in un paese di enormi ipocrisie...i titoli dei telegiornali e di alcuni quotidiani? ucciso un nero, ma era italiano...come dire: precisiamo, sia mai che non capiate il perché di tanto interesse nel dare questa notizia..che schifo...che tristezza..

      RispondiElimina
    15. Ciao Abdul.

      E' triste verificare fino a che punto possa arrivare la bestialità del genere umano.

      RispondiElimina
    16. Certo che il Travaglio ne intorta a iosa :-P

      RispondiElimina
    17. oggi ascoltavo una notizia al telegiornale, di quel aereo caduto a Madrid, ad agosto, dice: "... dove è morto un italiano..."
      forse non ci possiamo fare niente...

      addio Abdul

      ciao Vale

      RispondiElimina
    18. nessuna sorpresa: mandanti mediatici e politici, ed esecutori.

      un buon fine settimana

      RispondiElimina
    19. Condivido quanto postato da GIBILIX: è il "dopo-mediatico" a dover far riflettere.

      ciao
      Salvatore

      RispondiElimina
    20. Ciao a breve da me regali per te.
      Giusto il tempo di pubblicare il nuovo post!

      RispondiElimina
    21. Ho seguito il consiglio di ishtar e sono venuta a trovarti ...ho fatto proprio bene,mi piace ciò che pensi e come lo scrivi, chissà se son rose fioriranno...

      Per Abdul che aveva solo 19 anni, hai espresso già tu...cosa aggiungere se non indignazione

      RispondiElimina
    22. C'è un limite al peggio? Mi pare proprio di no.. :(

      RispondiElimina
    23. Una cosa tremenda.. Mesi fa ho comosciuto un altro abdul, un ragazzo somalo sbarcato a lampedusa clandestinamente e curato d'urgenza nel reparto d'ospedale dove lavoro. Non dimenticherò mai il racconto della sua odissea per arrivare in sicilia, ciò da cui era scappato, ciò che sogna. Ora per fortuna sta molto meglio, perchè la malattia è stata curata in tempo. In quell'occasione scrisse delle parole molto belle per il sito del reparto, che ho riportato nel mio blog (http://disordinatamente.blog.tiscali.it//Abdul_1910436.shtml)

      RispondiElimina

    "La libertà non è star sopra un albero,
    non è neanche un gesto o un’invenzione,
    la libertà non è uno spazio libero,
    libertà è partecipazione."