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    sabato 18 aprile 2009

    Quotidianità.

    Ufficio, giovedì. Suona il telefono tre volte, io rispondo. Buttano giù. Dopo un po' bussa un ragazzo dell'area informatica, titubante. Capisco subito che era lui a chiamare. Deve cancellarmi dei programmmi dal pc, dice, ma non a me, alla mia collega. Io lo guardo, mi sposto con la carrozzina (l'ho portata in ufficio, almeno lì la uso e mi muovo da sola, ho capito che fuori non fa per me, frequentando io solo campi sportivi con l'erba, localacci sotterranei, circoli arci microscopici eccetera) e dico "prego, vieni". Lui mi guarda, guarda il pc, guarda il mio mouse che è un po'diverso dagli altri e dice, ovviamente alla mia collega, "ma, magari vado su e mi collego da lì, solo che lei deve dare yes". "Lo sappiamo - risponde la mia collega - l'ha già fatto". Lui non pago me lo ripete due-tre volte, e intanto io penso che più che rispondere che ci arrivo a capire che per permettere il controllo del mio computer da parte di un altro computer devo cliccare su "yes", sarebbe meglio avere un'arma in mano e usarla. Comunque, va su, si connette, appena mi appare la domanda "può il computer tale prendere il controllo del tuo?" sono fortemente tentata di cliccare no, invece prevale la mia parte razionale e clicco sì. Traffica 15 minuti, tra l'altro sembra non sappia neanche bene come disinstallare il programma, poi finisce. Cominciano a suonare tutti i telefoni dell'ufficio, ma una collega è andata via, l'altra è in bagno, l'altra è occupata. Alla fine, il povero, disperato, è obbligato a chiamare la sottoscritta. Con voce tremante m'informa che posso riaccedere con le mie password e lavorare. "Va bene grazie", rispondo, ricoprendolo tra me e me d'insulti.
    Che poi ste cose capitano spesso, e non mi fanno un granchè male, anche perchè ultimamente ho altri motivi migliori per essere molto triste. Ma è pieno di gente che associa l'handicap fisico all'handicap mentale, e che con me parla lentamente o ad alta voce come fossi sorda (prima o poi lo sarò, quando esco dai concerti spesso le orecchie mi fischiano in modo imbarazzante). Il risultato è che spesso con gli altri la mia paura più grande e che vedano solo la disabile, o peggio ancora vedano quello che non c'è, e rimango bloccata, e allora sì che mi comporto da stupida. E'un circolo vizioso che a volte mi fa sorridere, ma spesso dà delle mazzate non da poco alle mie speranze per il futuro, che già di per sè non se la passano bene. A due mesi dai 30 anni mi sento un po'vecchia, un po'sola, e per niente fiduciosa. Poi capita che mi trovi ad un concerto a sentire una canzone che amavo tanto dieci anni fa, e mi venga un piccolo groppino in gola, ma questa è la parte più bella, alla fine.

    33 commenti:

    1. sei sempre formidabile io vedo solo una persona speciale tutto il resto scompare

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    2. te lo riparo io la prossima volta il computer... ci facciamo due di risate ... e ricorda che buona parte di quello che sai te l'ho insegnato io ...

      ciaaaooo!!!!

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    3. ... massimo carotenuto è l'anonimo ... solo

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    4. non tutti sono intelligenti e sanno capire che le persone esistono e sono importanti e valide sotto molteplici modalità,ma spesso i veri problemi li ha chi non sa vedere a un palmo dal proprio naso.
      un abbraccio

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    5. potresti scrivergli una mail: buongiorno, sono la ragazza del pc al piano di sotto. le scrivo solo per farle sapere che se ha altri problemi con il computer rimango a sua disposizione. dato che l'ho vista un po' in difficoltà alle prese con i vari software, se ha dei dubbi o dei problemi non ha che da chiedere, la aiuterò volentieri.

      ma esistono ancora gli 'esperti informatici' a libro paga delle aziende??? esistono ancora gli 'esperti' in generale??? un abbraccione!!! e che la sfiga ci protegga!!!!!

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    6. Chiedo scusa a nome della categoria. Noi informatici sappiamo essere particolarmente poco sopportabili.
      Il vostro tecnico mi sembra si sia oltremodo applicato per esserlo.
      Se ti butta ancora giù il telefono -> premi "no" la prox volta

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    7. Chi non sa leggere al di là dell'immagine non è degno di nota.
      Non ti curar di lor ma guarda e passa...

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    8. Hey, non ti far rovinare la giornata da tipi tali...dovresti postare una sua foto, così sapremmo chi insultare..

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    9. una cosa del genere è successa quest'estate ad un mio amico. lui è in sedia a rotelle a causa di un incidente stradale che ha causato anche un danno celebro-psicologico. Eravamo in campeggio con gli scout presso un'associazione di disabilifisici e psichici e l infermiere l trattavano come un vero e proprio handicappato pensando non se ne accorgesse. lui invece era in uno dei suoi momenti di lucidità e ha risposto male all'ennesima stupidata che hanno detto.
      a volte forse occorre fare come lui e ripdere male,mgari alcuni capiscono..mah

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    10. Vale, anch' io mi sento un po' vecchia, un po' sola e per niente fiduciosa... E mi mancano ancora un po' di mesi per arrivare ai ventisei!
      Comunque se ti skazza che ti parlano come una ritardata, non preoccuparti: mi irrito sempre anch'io. SIAMO HANDICAPPATE PERFETTAMENTE NORMALI (Da ripetere dopo aver preso un bel respiro).

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    11. Posso capire ciò che provi.
      Credo però che le nostre relazioni siano sempre facilitate se ci mettiamo nei panni degli altri.All'inizio questi atteggiamenti che descrivi mi facevano arrabbiare....ma poi ho capito che se mi arrabbio sono solo le mie relazioni interpersonali a rimetterne le conseguenze(le persone che non sanno come approcciarsi ad una persona disabile, non riusciranno mai a capirlo se io non gliene dò l'opportunità...). E allora pian piano ho capito che l'atteggiamento che mi fa stare bene è quello di pensare quale tipo di difficoltà l'altra persona possa avere nel relazionarsi con me....e quindi, di cercare di appianarla.
      Lo so, questo atteggiamento mi richiede un enorme sforzo, ma alla fin fine, ho capito che solo con questo atteggiamento posso superare la mia rabbia, sentirmi bene e trasformarla in un "arricchirsi"della conoscenza dell'altro.
      Nel momento in cui ho iniziato a pensare in questo modo non solo le mie relazioni si sono arricchite,ma sono riuscita a superare quel blocco che tu descrivi...
      Quindi hai fatto bene a trattenerti e a non rispondere male...e chissà magari pian piano riuscirai a buttare giù le barriere che il tecnico informatico ha innalzato nei tuoi confronti(io ci sono riuscita nel momento in cui ho iniziato a buttarne giù "un pezzo"io.....perchè ho capito che se voglio che gli altri vedano al di là di quello che "sembro", anche io,innanzitutto, devo fare lo stesso con loro).
      Un grosso abbraccio!

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    12. Non possiamo pretendere sensibilità da tutti, purtroppo.
      Ha ragione Aglaia.
      Dobbiamo compatire cji non ci arriva!
      buona domenica Vale

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    13. Ciao Vale
      si capisce quanto sei intelligente dal tuo blog, e ti dico alle volte è questo che a me mette "soggezzione" non so mai di che parlare con te...
      Gli altri in questo senso sono veramente poveri e più ignoranti di me a questo punto solo che alla loro ignoranza non so se si possa porre rimedio!
      Ho avuto modo di avere a che fare con diverse persone e questo mi arricchito in particolare con un tipo che vive su una carrozzina molto spesso, non può usare le gambe, ma da una intelliggenza e fierezza da vera invidia!!!
      Ti mando un grosso abbraccio e come posso uno dei miei pensieri, baci :)

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    14. Ciao... secondo me... ti dimenticherai di lui e lui di te. Se invece irrazionalmente avessi risposto NO! - mi diverte credere - ti saresti dimenticata di lui, ma lui di te no :) Non che per te cambi nulla, ovviamente, ma considerarti una stronza rende a lui più facile immaginarti uguale a quelli che lo circondano, con cui vive, ai quali pensa :) - mi conforta credere.

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    15. Credo che quel tecnico informatico sia tanto imbecille e poco informato.
      Credo che tu sia una persona sensibile, ma anche forte: non prendertela. C'è gente così ovunque. CRedo che tu debba scrivere dei racconti, basati sulle tue "avventure" d'ufficio.
      Magari, grazie al tuo umorismo potremmo vedere in libreria qualcosa di divertente.
      Due notti fa ti ho sognato, chissà perchè.
      un bacione.
      mario schiavone,
      quello della holden, quello che fa il libraio a Roma, quello che vorrebbe tanto rivederti!

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    16. Tranquilla, Vale. C'è tanta gente intorno a noi che non conosce la sensibilità. Le tue parole sottolineano quanta indifferenza ed ignoranza ci sia in giro......ma non importa, tu hai forze per reagire, vero?:)
      Ti abbraccio!

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    17. non sempre quelli che si mettono davanti noi sono da classificare degli imbecilli
      potrebbe anche essere la paura di non riuscire a trasmettere quel "per me non esiste disabilità, in nessun caso, in nessun ambiente"
      questa paura ci porta a trasmettere l'esatto contrario di ciò che realmente pensiamo
      è normale, non saremmo umani se così non fosse
      credo, mi è capitato, di instaurare un bellissimo raccoporto con coloro che tempo prima mi avevano ferito
      forse perchè avevo visto con occhi sbagliati
      comunque succede anche a me, e nel mio pc :D non si entra....
      buona giornata

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    18. "Ma è pieno di gente che associa l'handicap fisico all'handicap mentale, e che con me parla lentamente o ad alta voce come fossi sorda"

      Il vero handicap è l'ottusità della gente :(

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    19. Cara Valeria pazienza, ci vuole tanta pazienza :)

      Io sono a Siena per un pò...Qui si studia meglio e poi mi serviva cambiare un pò aria.

      Ti mando un bacione, a presto!

      p.s.buon lavoro

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    20. Sola no, forse non hai l'affollamento ma sai le persone sensibili spesso non hanno tutti questi amici a prescindere. E vecchia no di certo!!! Sensibile e bellissima sicuramente.

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    21. cara vale, come ti capisco!! capisco quella sensazione di essere intelligente con l'onere della prova: a volte mi sento così...una che deve dimostrare quello che per gli altri è scontato..E mi viene voglia di farmi una maglietta con la scritta: NON SONO CRETINA! oppure di consegnare un manuale d'uso: 1.puoi parlare velocemente anche se io parlo lentamente; 2. puoi dire le cose una volta sola e con un tono normale; 3. puoi non sorridere sempre mentre parlo e non chiedere conferma di quello che dico a chi mi sta vicino.

      Lo so che quell'informatico non è uno stupido, è solo nella norma...ma noi siamo fuori dalla norma e RESISTIAMO, a questo e a tutto il resto!

      un bacio,
      mary

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    22. Io penso lo facesse per ignoranza. Ignoranza nel relazionarsi con chi è come te Valeria. Lo fa in modo stupido, o acerbo, ma non per cattiveria. Io di certo non posso sapere come ci si possa sentire, l'uomo nella sua accezione più ampia, sa essere dolce e funesto al contempo. Magari non sa come porsi, e il giudizio iniziale è sempre quello che divide. E' semplicemente ignoranza. Certe cose bisogna apprenderle, e nella vita, come tu ben dimostri in questi scritti un continuo migliorarsi e imparare.
      Poi io non so decifrare i tuoi sentori e sentimenti e magari parlo solo a vanvera.

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    23. emozione - emozione - emozione... emozione!

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    24. Mah, non credo che c'entri molto la categoria dei consulenti informatici.
      Qui il problema è l'ignoranza e il pregiudizio.
      Sei sufficientemente intelligente - e anche vecchia - per sapere come relazionarti con certe persone.
      Mi rendo conto che ogni volta è dura mandare giù questi atteggiamenti, ma il problema è il loro.
      Tu non devi dimostrare niente a nessuno: quanto sei grande i tuoi amici lo sanno e non ti lasceranno mai sola.
      Anche se non sei più giovane come me!
      Baci

      P.S. Ha ragione Palmasco, la prossima volta fallo impazzire, prendilo per il culo. Lui si aspetta di trovare un'incapace, non lo deludere: rendigli la giornata difficile!

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    25. Vorrei dirti che ti sbagli ma purtroppo l'ho toccato con mano più e più volte la superficialità e l'ignoranza di molti.
      Posso solo lasciarti un abbraccio e dirti di continuare a cercare chi sa guardare dentro e non fuori di te. C'è e lo troverai, ne sono sicuro! ;-)

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    26. io il pc non te lo posso riparare perchè non ne so nulla...
      ma certe volte mi chiedo come si possa ancora oggi non capire la differenza fra i disagi che vivono le persone.

      sei una tipa in gambissima

      e
      direi anche "un'impiegata modello"

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    27. Auguri per il giorno del libro e delle lettere.
      Grazie per la compagnia in questo volo de parole che ci unisce nell'aria della letteratura e la vita.
      Baci, versi e rose.

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    28. conosco sedicenni che sono gìa in putrefazioni. Ciao Valeri . buon 25 aprile,Antonio

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    29. Purtroppo l'intelligenza è un dono raro (e comunque spesso mal gestito)... E la superficialità, soprattutto dell'Animo, disarmante.
      Sorrisi e barricate, sconfitte e riprese, fendenti d'Amore.
      Resistenza e fluidità... ;-)

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    30. Oddio, leggendo il post ho pensato soltanto che ti era capitato uno dei miei alunni del recupero, di quelli che non li recuperi nemmeno con una corda legata doppia...

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    "La libertà non è star sopra un albero,
    non è neanche un gesto o un’invenzione,
    la libertà non è uno spazio libero,
    libertà è partecipazione."