ultimissime, twitterando in giro...

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    lunedì 24 luglio 2006

    Tristezza nelle ossa, così. Capita.
    Ma domani sarà la Bassa. Pretendo una soddisfacente quantità di sorrisi, di parole, di musica e, perchè no, di verde e campi.
    Non chiedo molto no? ecco, quindi....sperem.

    Pomeriggio passato a mettere un po' a posto la musica che ho sul pc e a dirmi che faccio schifo perchè di musica non ne so poi tanto. E a cercare di capire dove andrò ad agosto. Dai, alcuni punti fermi ce l'ho.
    Sh, perchè quando vengo giù a trovarti in Terronia non mi presenti qualcuno di intelligente?

    Ultima canzone della serata, forse.

    Ultimo Amore

    Fresca era l'aria di giugno
    e la notte sentiva l'estate arrivar
    Tequila, Mariachi e Sangria
    la fiesta invitava a bere e a ballar
    lui curvo e curioso taceva
    una storia d'amore cercava
    guardava le donne degli altri
    parlare e danzare
    e quando la notte è ormai morta
    gli uccelli sono soliti il giorno annunciar
    le coppie abbracciate son prime
    a lasciare la fiesta per andarsi ad amar
    la pista ormai vuota restava
    lui stanco e sudato aspettava
    lei per scherzo girò la sua gonna
    e si mise a danzar
    lei aveva occhi tristi e beveva
    volteggiava e rideva ma pareva soffrir
    lui parlava stringeva ballava
    guardava quegli occhi e provava a capir
    e disse son zoppo per amore
    la donna mia m'ha spezzato il cuore
    lei disse il cuore del mio amore
    non batterà mai più
    e dopo al profumo dei fossi
    a lui parve in quegli occhi potere veder
    lo stesso dolore che spezza le vene
    che lascia sfiniti la sera
    la luna altre stelle pregava
    che l'alba imperiosa cacciava
    lei raccolse la gonna spaziosa
    e ormai persa ogni cosa
    presto lo seguì
    piangendo urlando e godendo
    quella notte lei con lui si unì
    spingendo, temendo e abbracciando quella notte
    lui con lei capì
    che non era avvizzito il suo cuore
    e già dolce suonava il suo nome
    sciolse il suo voto d'amore
    e a lei si donò
    poi d'estate bevendo e scherzando
    una nuova stagione a lui parve venir
    lui parlava inventava giocava
    lei a volte ascoltava e si pareva divertir
    ma giunta che era la sera
    girata nel letto piangeva
    pregava potere dal suo amore
    riuscire a ritornar
    e un giorno al profumo dei fossi
    lui invano aspettò di vederla arrivar
    scendeva ormai il buio e trovava
    soltanto la rabbia e il silenzio di sera
    la luna altre stelle pregava
    che l'alba imperiosa cacciava
    restava l'angoscia soltanto
    e il feroce rimpianto
    per non vederla ritornar
    il treno è un lampo infuocato
    se si guarda impazziti il convoglio venir
    un momento, un pensiero affannato
    e la vita è rapita senza altro soffrir
    la poteron riconoscere soltanto
    dagli anelli bagnati dal suo pianto
    il pianto di quell'ultimo suo amore
    dovuto abbandonar
    lui non disse una sola parola
    no, non dalla sua gola un sospiro fuggì
    i gendarmi son bruschi nei modi
    se da questi episodi non han da ricavar
    così resto solo a ricordare
    il liquore pareva mai finire
    e dentro quel vetro rivide
    una notte d'amor
    quando dopo al profumo dei fossi
    a lui parve in quegli occhi potere veder
    lo stesso dolore che spezza le vene
    che lascia sfiniti la sera
    la luna altre stelle pregava
    che l'alba imperiosa cacciava
    a lui restò solo il rancore
    per quel breve suo amore
    che mai dimenticò

    2 commenti:

    "La libertà non è star sopra un albero,
    non è neanche un gesto o un’invenzione,
    la libertà non è uno spazio libero,
    libertà è partecipazione."