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    venerdì 21 luglio 2006

    A volte basta poco per essere felici.
    E mi fermo qui, oggi va bene così.

    Però non posso andare a letto senza spendere due parole sulla famiglia Giuliani. Diceva un mio amico: sembrano finti, ed è vero, è la terza volta che li vedo il 20 luglio, a Genova, e li vedo sempre sorridenti, che salutano con calore chiunque incrociano, che organizzano (nel 2003 Giuliano Giuliani mi ha persino difesa con uno della sicurezza che non voleva farmi sedere davanti alle transenne per il concerto, e io dopo un pomeriggio di corteo ero letteralmente a pezzi...), che distribuiscono acqua, che ballano e incitano a ballare, che si abbracciano. E tutto questo nel luogo e all'ora in cui è morto Carlo. Mi commuovo e penso a quando Marino dei Gang dice che la differenza tra "noi" (di sinistra? rivoluzionari?) e gli altri è che noi siamo belli. E' vero.
    Sono pochi i momenti in cui mi sento al posto giusto nel momento giusto. Poi sì, ho una vita un po'insulsa, ma in questo momento voglio pensare di far parte di quel "noi", insieme ai Giuliani, a Don Gallo, a Don Vitaliano, agli amici con me in Piazza Alimonda e ai "miei" musicisti (la Casa del Vento, Guido Foddis, Cisco). Insieme a chi ha applaudito 20 minuti per un ragazzo che, a parere mio, con un estintore non poteva nuocere più di tanto a una camionetta (e, in una situazione critica, capita di prendere la prima cosa che trovi), un ragazzo a cui hanno prima sparato, poi l'hanno investito, poi l'hanno preso a calci. Il disprezzo della vita.
    Domani caricherò qualche foto. Voglio segnalarvi un blog, Federico Aldrovandi. Anche lui è uscito una sera, ha incontrato la polizia, e non è più tornato.
    Chi vi scrive non ha niente contro l'istituzione della polizia, non ha estintori in casa ed è fin troppo moderata. Con la mia amica Eli discutevamo oggi dei senatori costretti a scegliere se votare sì per il rifinanziamento della missione in Afghanistan o mettere in pericolo il Governo. Abbiamo concluso che toccasse a noi non ci presenteremmo in aula...

    2 commenti:

    1. in due parole hai espresso bene quello che penso io.
      andrea
      www.wrong-.splinder.com

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    2. Bellissimo questo post!!
      E ancor più bella la frase "La differenza tra noi di sinistra e gli "altri" è che noi siamo belli"
      Che brividi,quasi mi commuovo!!!
      Non ti dispiace se uso questa frase sul mio Blog vero!!!!
      Ciao mitica Vale!!!!!!!

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    "La libertà non è star sopra un albero,
    non è neanche un gesto o un’invenzione,
    la libertà non è uno spazio libero,
    libertà è partecipazione."