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    venerdì 1 settembre 2006

    Paolo mi consigliava in un commento di non scrivere più canzoni sul blog.
    Il mio pensiero è stato...impossibile!
    e mi ha fatto venire voglia di scrivere che cos'è la musica per me.
    Da quando avevo, credo, 16 anni, giro per concerti. E' stata la mia salvezza. Se alle superiori non avessi scoperto i concerti dei nomadi, credo non avrei resistito a 2-3 anni di emarginazione quasi totale in classe. Ai concerti era diverso, c'era gente pazza che mi faceva ridere e non mi trattava da stupida solo perchè ho qualche problema fisico. C'era casino. C'erano risate, e amicizie nuove in giro per l'Italia, e soprattutto c'era la musica che mi portava lontano, in un posto tutto mio dove stavo bene.
    Ora è tutto cambiato, ma la musica resta la stessa. Ai concerti ritrovo sempre amici, pazzi, personaggi allucinanti e bellissimi. Mi sento viva, e posso pensare che la mia vita abbia un piccolo senso, e non sia solo serate davanti alla tv o uscite con amici, amici in gamba che però...hanno la loro vita e poi escono con me. Quella congiunzione mi frega. A volte sento di non averla sta benedetta mia vita, e allora ci sono solo i concerti che mi salvano, e la musica che mi fa sognare.
    Non ho un ragazzo, ma canto I wish you were here e mi sento molto meno sola.....
    Vorrei sapere tutto di musica, ma solo da poco ascolto i "classici", leggo il Mucchio, leggo biografie..... mi piace tutto ciò. Ho trovato una nuova materia di studio.

    La musica è un mio rifugio, e quando trovo canzoni che mi toccano dentro e sembrano descrivere quello che provo o quello che vorrei provare, è bellissimo, non saprei spiegarlo.
    Il 25 aprile ho ascoltato per la prima volta "A volte" di Cisco. La canzone è stata scritta durante un suo viaggio ad Auschwitz e a parlare sono le piante, uniche testimoni rimaste di quelle morti insulse. Ecco, io ho sentito il ritornello, e ho pensato subito: cavolo, è la descrizione di quello che provo ogni giorno, è la mia vita in musica.

    A volte
    la pioggia cade fitta e non ci bagna
    il vento soffia forte e non ci asciuga
    e il sole non lo vedi ma sai che c'è


    Sarà la mia firma in fondo alle mail per un bel po', mi sa.

    8 commenti:

    1. Sai che sulla musica condivido perchè se si comprende, diceva Nietzsche, si comprende per necessità. Quindi condivido per necessità da quel giorno in cui trovai una copia del Mucchio abbandonata su di un banco di Ingegneria. Avevo 20 anni. E quello che ascolto ha contribuito a che una parte di me rimanesse quella di allora.
      E' una copia che ho ancora da qualche parte, con i Clash in copertina.
      Che amai e amo come allora. Sandinista, soprattutto il resto.
      Ciao.

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    2. Pa ra pa papa papa pa
      Should I stay or should i go.
      Mitica!

      P.s. non sono impazzita...

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    3. Sono d'accordo con te: la musica scandisce le nostre emozioni ed è un miracolo ogni volta che riusciamo ad emozionarci. Ciao airone

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    4. Vale l'ho scritto anche sul mio blog,ho iniziato a leggere un libro di Calvino (sicuramente l'avrai letto,in caso contrario vai e compralo appena puoi)è bellissimo!! il titolo è IL CAVALIERE INESISTENTE,sono rimasto sconvolto già al primo capitolo!!
      Ho comprato il cd di Cisco e quello della Bandabardò,tu li hai già presi?che ne pensi?

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    5. Non l'avevo notato,sulla musica preferità non sono citati i mitici della BandaBardò, questo è strano,molto strano!Aggiungi subito la B.B. è un ordine! :-))))))))))
      No scherzi a parte, come mai???

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    6. Mi piace molto ls Bandabardò, credo di essermene dimenticata, semplicemente,,

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    7. condivido in pieno! anche se il mio è stato ed è ancora quasi solo ascolto solitario (pure ai concerti), la musica mi salva l'esistenza!

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    "La libertà non è star sopra un albero,
    non è neanche un gesto o un’invenzione,
    la libertà non è uno spazio libero,
    libertà è partecipazione."