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    venerdì 6 ottobre 2006

    Non devi accontentarti. Devi pretendere una vita migliore, non solo sognarla.
    Più o meno così viene detto a Giovanna Mezzogiorno nel film La finestra di fronte, che ho rivisto per metà stasera e non mi stancherei mai di rivedere. Ci sono quei film che rivedrei all'infinito. Quelli per cui ho pianto, come Terra e libertà, i Cento Passi, o appunto la Finestra di fronte (non fosse altro che per la meravigliosa Gocce di memoria cantata da Giorgia, che non amo solitamente ma qui riesce a farmi star male..), e quelli della mia "giovinezza", Chorus Line, Dirty Dancing, Flash dance.. (sì, ero un po'monotematica, ma c'era anche "Running", con Michael Douglas. Lui non ballava, correva.....).
    Ho visto un po'Santoro, ma ho dormicchiato. Sono un'ameba, non ci su può addormentare mentre si parla di mafia. Dovevo pure uscire ma non ho avuto voglia. Appunto, sono un'ameba in questi giorni. Sarà la preoccupazione per le scarpe, o il cambio di stagione come dice mia madre (è sempre colpa del tempo!), o semplicemente la voglia di star un po'sola con me stessa, leggere, smanettare al pc (son riuscita ad estrarre da un mp3 lungo una canzone perfetta, sono molto orgogliosa di me!!), riscoprire le gioie della radio...
    Un po' di tristezza, insomma, ma sono ancora qui, oggi ho fatto visita alle mie ex colleghe per parlare della famosa futura associazione e son riuscita a scrivere di nuovo al lavoro dicendo più o meno "ehilà, io continuo a far le cavolate che mi avete dato, ma se avete altro..... son qui". Insomma, non ho scritto proprio così ma quasi.
    Mi chiedo solo il senso di tutto. Non sto imparando nulla, son qui, faccio qualcosina, cerco di muovermi, ho i concerti. Sto solo sognando una vita migliore, cosa devo fare per pretenderla?
    E se è vero, come diceva John Lennon che «la vita è ciò che ti accade quando sei tutto intento a fare altri piani», mi chiedo cosa mi stia accadendo. Mi chiedo insomma se sto vivendo veramente. Ma non è il caso di chiederselo alle 2 di notte, e soprattutto non è il caso di rispondermi.
    Mi faccio le domande e mi dò le risposte, manderò un curriculum a Marzullo. Magari finisco a lavorare in Rai...

    Ah, dimenticavo. Volevo comprarmi una borsa, che lo shopping aiuta e poi ne ho bisogno. Ce n'era una con tante tasche, come voglio io perchè così faccio meno fatica a prendere le cose. Solo che non si chiudevano, e ho fatto notare che avrei perso per strada la roba. La tipa si gira verso mia madre dicendo qualcosa tipo "ma tanto non è mai sola no? è con lei..." Ora... Numero uno: che cosa te le fa pensare che non giro mai da sola? numero due: girassi anche con quattro bodyguard, cosa impedirebbe al mio telefono di scivolare dalla borsa?
    Non mi vedrà più. Sto diventando intollerante, mi fa male l'ignoranza. La paura è che tanti mi vedano come mi vede questo genere di persone.

    1 commento:

    1. Brava,hai detto bene ,questo genere di persone!
      Fortunatamente queste persone sono un piccolissima minoranza nella nostra società!!!!
      Appena becco un pò di tempo e le parole giuste ti mandarò un e-mail e ti racconterò un episodio che mi ha cambiato la vita o meglio mi ha permesso di aprire gli occhi e capire tante cose!!!
      ;-)))

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    "La libertà non è star sopra un albero,
    non è neanche un gesto o un’invenzione,
    la libertà non è uno spazio libero,
    libertà è partecipazione."