ultimissime, twitterando in giro...

    follow me on Twitter

    giovedì 8 marzo 2007

    Ho male al braccio, tremendo. Ovviamente il braccio che uso per scrivere, smessaggiare, mangiare, ecc (lavorare.....finalmente mi danno del lavoro in più!).
    Ieri il male era insopportabile, e allora ecco spuntare fuori una crisi di pianto, per il male, per le mail che non arrivano, il telefono che non suona, il vuoto.. Avevo il bisogno fisico di uscire di sera, andare con un amico in un locale e star via un'oretta. Non mi sembra di chiedere l'impossibile. Non avevo nessuno da chiamare, ecco il problema, allora ho smesso di piangere, mi sono riempita di antidolorifici, e mi sono vista Desperate Housewifes (metà, metà ho dormito, stordita com'ero.....), poi un po'di DJ Chiama Italia, poi l'ennesima replica di Una mamma per amico. A letto ho poi trovato pace, con un libro, la luce da notte........non riuscivo a smettere di leggere, ho spento alle 3 e passa e sono stata un bel po'in un dormiveglia pieno di pensieri. L'alba arriva sempre prima, alle 3 e mezza già gli uccellini cinguettavano. Ho pensato che sarebbe molto meglio vivere in campagna, la mattina apri la porta e ti senti già parte del mondo.
    Ieri mattina ho invece accompagnato mia mamma in una scuola. Da anni lei fa parte di un gruppo che gira le scuole per fare educazione all'handicap, ieri gli studenti erano ovviamente più incuriositi da me e così mi hanno fatto qualche domanda. Sembravano stupiti del fatto che ascolto musica, vedo film, e così via. Una mi ha detto che ero vestita da rockettara.... bah, avevo pantaloni rosa scuro, una felpa nera....... non mi vedevo poi tanto punk. Ovviamente erano incuriositi dal mio rapporto coi ragazzi, e ho sviato un po'dicendo che ho più amici uomini che donne. E'la verità. Avrei voluto dire anche che l'amara verità è che quando la gente mi conosce mi vede immediatamente solo come la disabile e non come Valeria e che la possibilità che un ragazzo veda subito oltre la vedo remota. Ma ho evitato.
    E' stato molto carino, erano ragazzi aperti ed interessati. Abituata all'atmosfera formale e seria del mio vecchio Liceo Classico non mi davo pace, soprattutto dei poster di donnine seminude appesi alle pareti.
    Avrò mai un figlio, lo scoraggierò alla scelta del classico. Divertiti un po'di più, finchè puoi. Però ogni tanto mi mancano il latino e il greco......
    Ah, son tornati Fiorello e Baldini. Lunedì meravigliosa intervista a Follini, il gioco del sì è no: Pippo Baudo? sì. Tav? sì. Dico? ni, non sono la priorità. Insomma, per una volta ho capito l'opinione di un politico su tutti i temi di maggiore rilevanza. Le tribune elettorali dovrebbero adottare questo giochino.

    7 commenti:

    1. ma minchiona,ma chiamarmi?
      giuly

      RispondiElimina
    2. ogni tanto passo a leggere il tuo blog,e quando leggo che sei triste,bhè mi arrabbio.perchè non vale mai la pena essere triste.quando sei sola chiama tutti i tuoi amici,esci e svagati,e se non c'è nessuno disponibile non piangere.caso mai arrabbiati con loro,con chi non c'è mai quando dovrebbe esserci.ma mai sentirsi sfigati,mai sentirsi depressi.i veri sfigati sono quelli che non riescono a vedere al di là del proprio naso.ricordalo sempre.ela.

      RispondiElimina
    3. Io di solito non patisco troppo se non esco, ma un paio di settimane fa stavo per impazzire, avrei voluto uscire fare qualcosa, ma non c'era nessun concerto e nessuno con cui poter uscire.
      Se esistesse ancora il mio Liceo Classico, vorrei che dei miei (assai improbabili) figli lo frequentassero, era duro, ma almeno non era un parcheggio per nullafacenti come il 90% delle scuole ordierne. era così duro che, quando potevamo divertirci, ci godevamo ogni attimo di divertimento, mentre per i ragazzini di ora tutto deve sempre e solo essere divertimento, e il risultato è che sono incapaci di divertirsi, perennemente annoiati e inappagabili.

      RispondiElimina
    4. Difficile scoprirsi davanti alle persone, in un certo senso il sesso è più facile, ma mostrare ciò che si è dal punto di vista umano e comprederlo è più complicato, almeno per me a volte è così...

      RispondiElimina
    5. su, Stella, quindi eri una classica, io uno scientifico che avrebbe dovuto fare il classico ma forse è meglio che io non l'abbia fatto..........ehi, ti ho letto sul mucchio........se ti va potrewsti gestirmi un ipotetico tour per italia per il libro, tutti in giro...
      and
      www.wrong-.splinder.com

      RispondiElimina
    6. VALE HAI VISTO IL MITICO TRAVAGLIO A ANNOZERO IERI SERA????
      E LA FIGURA DI MERDA DI MASTELLA???

      RispondiElimina
    7. Leggendo il tuo post ho pensato che certi stati d'animi sono abbastanza frequenti. Chiaro che ognuno ha i suoi problemi più o meno impegnativi, la tendenza generale è che i NOSTRI problemi, o almeno i MIEI, sembrano sempre catastrofici...Io ho una tendenza alla lamentela abbastanza alta, ma ultimamente mi sento un po' più avvilita del solito. Mi dico "sarà la primavera"...Soffro la solitudine e passo milioni di ore al pc o comunque sola soletta..Non sto a raccontarti tutta la mia vita perchè ti addormenti prima della fine..Ma quello che volevo dire io è che spesso condivido quello che scrivi a prescindere dalle ragioni che mi spingono a sentirmi così..
      Aggiungo che il mio rapporto con l'altro sesso tendenzialmente non esiste..sì insomma ho più amici uomini che donne...Ma finiamo lì.
      Per quanto riguarda il resto, ho fatto l'Istituto d'arte e spero che, se un giorno avrò dei figli, abbiano voglia di fare il liceo classico...Ciao
      Carlotta

      P.S. Ma com'è che tutti in Italia vanno matti per il Dr.House?

      RispondiElimina

    "La libertà non è star sopra un albero,
    non è neanche un gesto o un’invenzione,
    la libertà non è uno spazio libero,
    libertà è partecipazione."