ultimissime, twitterando in giro...

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    domenica 22 luglio 2007

    Ecco, le cose stanno così. Dove lavoravo prima, alla redazione dell'informahandicap, hanno indetto nuove borse di studio. Stavolta però han stipulato un accordo con l'ordine dei giornalisti, per cui la borsa vale come pagamento degli articoli, e quindi chi chi la vince se scrive per due anni per la redazione può diventare pubblicista. Io non ho diritto alla borsa, perchè già assunta all'assicurazione. Allora dal vecchio ufficio, dove evidentemente mi vogliono bene, mi han proposto di stipulare un "protocollo" tra loro e l'assicurazione, dove l'assicurazione dovrebbe dichiarare che una parte dei miei compiti, per cui vengo renumerata, consiste nella "comunicazione sociale", da svolgersi qualche ora presso il comune (in cambio ne ricaverebbe la pubblicità e la reputazione di far qualcosa di...socialmente utile). Sarebbe una grande opportunità, uscirei di più, e soprattutto potrei far qualcosa di concreto per il mio futuro. Il capo ha dato l'assenso (ci mancherebbe, dato che è da due anni che mi prendono in giro dandomi un lavoro miserissimo di un'ora, due al giorno!), in settimana si sentirà col comune, spero, e soprattutto dovrà chiedere all'ufficio del personale se ci sono ostacoli burocratici. Incrocio l'incrociabile.

    Oggi pomeriggio mi dedico al pc, dopo una settimana faticosa. di stress, paranoie, tristezza, male (tanto) e preoccupazione (molta). Ma anche una settimana di amici, di momenti in cui non mi sono sentita molto sola ed è una bella sensazione. Altre tre cose voglio scrivere, e poi finisco con la mia manuntenzione del pc che mi diverte tanto.

    Un disco: Panciastorie di Ettore Giuradei. Mi piace, molto. E' un disco molto intimo, un po'"caposseliano", un disco in cui credo che tanti possano rispecchiarsi e trovare un po'della loro vita.

    Un libro: La pioggia prima che cada, di Jonathan Coe. La pioggia prima che cada non esiste ma....... Qualcosa può ben farti felice, no? anche se non è reale. Una zia scrive alla nipote cieca descrivendole alcune foto di famiglia. Da queste foto, come per magia, esce fuori la storia di tre generazioni di donne: una storia difficile, in salita, e non vedi l'ora di arrivare alla fine, anche solo per capire se davvero dietro tutto quello che hai letto c'è un disegno misterioso, come in fondo tutti speriamo. Forse sì, o forse alla fine hai letto "solo" la storia di tre-quattro vite di donne. Non è poco, la vita.. La comprensione del disegno che ci sta sotto forse arriverà un giorno, o forse no.

    Genova, 20 luglio, 6 anni dopo la morte di Carlo Giuliani. C'ero come quasi tutti gli anni, e l'applauso infinito per Haidi Giuliani, salita sul palco verso le 17,20, proprio in quell'ora maledetta in cui 6 anni fa moriva il figlio, credo sia un segno di infinita speranza. Non ho ben capito perchè poi, poco dopo, un corteo dei Giovani Comunisti abbia rumorosamente lasciato Piazza Alimonda, mentre ancora c'erano sul palco musicisti per ricordare Carlo, per dirigersi alla questura a far sentire le intercettazioni di alcuni poliziotti. Vergognose, certo, specie quel commento, dopo la morte di Carlo..."1-0 per noi". Ma credo che un amplificatore di fronte alla questura serva a poco. Finanziare i processi, battersi contro l'oblio, sensibilizzare la gente, diffondere la cultura della legalità....... questo serve. E anche il rispetto, che invece mi pare sia mancato, verso gli artisti ancora presenti in piazza Alimonda e soprattutto verso la Famiglia Giuliani, che come ogni anno ha organizzato tutto, ed immagino la pena di stare lì, in quel momento, in quella piazza.

    9 commenti:

    1. SPero dfavvero tanto che tu possa avere quel lavoro in più, almeno sarebbe qualcosa di un po' gratificante e piacevole.

      GRazie per gli auguri :)

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    2. Grazie di essere passata ancora una volta dal mio blog e grazie per questo post dove sottolinei cosa dovrebbe essere la civiltà...una cosa che, magari per principio, molti spesso dimenticano.

      Anche io incrocio l'incrociabile per te :)

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    3. La pioggia prima che cada ... è un titolo che mi ha colpito subito in libreria...

      Ora tu ne parli bene e mi vien voglia di leggerlo!

      Ciao
      Nikoice

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    4. mi sono dimenticato il "titolo" del mio blog...
      ilcoloredeilibri.splinder.com

      Ciaoooo
      Nikoice

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    5. Bene bene, secca. Qualcosa si muove. Non vedo l'ora di averti in Terronia e il mio fidanzato new blogger ha molto da condividere sul tema...
      ti abbraccio forte

      Sh

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    6. Cara quasi-collega, spero che la pratica vada in porto.
      Se per l'iscrizione all'albo hai bisogno di assistenza tecnica, rivolgiti senza problemi a un ex-consigliere dell'Ordine dei Giornalisti di tua conoscenza...

      Rispetto alla manifestazione sotto alla questura, sono d'accordo con te. Mi piacerebbe tanto che in Italia la dialettica politica fosse un po' meno violenta nei toni.
      Sarà per via dell'età, ma non sopporto più gli strepiti!
      Un bacio

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    7. Vedo che non sei sparita ben lontano... fatti sentire bella mi manchi!
      Io avvrei un'associazione da farti scoprire :)
      Un abraccio forte

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    8. Io sono una accanita lettrice di jonathan coe...la casa del sonno è uno dei miei libri preferiti...questa nuova creazione devo ancora comprarlo...ma dopo aver letto anche la tua opinione mi sà tanto che scappo in libreria...

      Ciao,
      Elly

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    9. Ciao
      ti segnalo questa iniziativa a Cassine (al)
      http://www.etnomosaico.org/
      Davide

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    "La libertà non è star sopra un albero,
    non è neanche un gesto o un’invenzione,
    la libertà non è uno spazio libero,
    libertà è partecipazione."