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    domenica 5 agosto 2007

    Stasera prima di uscire sono caduta, come spesso capita. Ennesimi banali lividi sulle ginocchia, mio padre che corre in camera e io che mi irrito come al solito. In quel momento vorrei solo alzarmi e stare sola, il male è l'ultima cosa e avere qualcuno che mi chiede "hai male?" peggiora le cose. Il male passa. Se scoppio a piangere non è per il male o per lo spavento ma per i lividi, ebbene sì. Mi vergogno. E dire che con le mie gonne lunghe non ho problemi, una persona sana di mente penserebbe che se una non porta minigonne potrebbe fregarsene altamente delle ginocchia brutte. Gli altri non le vedono, ma io sì. Non di notte, perchè anche di notte mi sono comprata ovviamente un pigiama coi pantaloni lunghi, lasciando di sasso la commessa del solito negozio dove vado con la spiegazione: "così non vedo quando crescono i peli da una ceretta e l'altra". Questa gentile signora è rimasta impietrita.
    E'che prima del mio essere disabile, prima di tutti i problemi, voglio poter guardarmi e sentirmi decente. E un livido che gli altri non vedono ma io sì mi fa sentire più diversa e meno sicura di me.
    Lo so, purtroppo, che il 90% di chi mi vede mi inquadrerà subito solo come la disabile, e questa cosa mi fa molto male, ma i miei amici, e forse, chissà, qualcun altro, lo notano come sono vestita, truccata, eccetera eccetera. Saperlo è fondamentale per me, ed è fondamentale sentirmi a posto, in ordine, carina, nonostante tutto. Poi sono anche consapevole di non essere del tutto in quadro, ma.....sono io, prendere o lasciare....la normalità è, in fondo, abbastanza noiosa, vero?

    5 commenti:

    1. Ciao, sono passato di qua e ti lascio volentieri un saluto. Complimenti per il blog e per come scrivi. Ciao!

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    2. Cara Vale, secondo me invece è un bene che tu ci tenga al tuo aspetto, è sintomo che ti vuoi davvero bene e questo è molto importante per sconfiggere le malinconie!
      In bocca al lupo x tutto!

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    3. Ti dirò, anche io sono piena di lividi. Non so nemmeno come me li faccio, non è che cado, come te, basta che tocco qualcosa, però nemmeno io ho piacere che si vedano. Per non parlare delle venuzze e dei polpacci da calciatore. Insomma, nemmeno io ho piacere a mostrare le mie gambe e quindi vado di pantaloni e gonnelloni. Vanità femminile, normale per me come per te, indipendentemente da come vengono i lividi. Capisco che comunque per te abbiano anche un significato che va al di là dell'apparenza, posso solo consigliarti di fare l'esercizio di dimenticartene così come passa il dolore.

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    4. eppoi... le persone intelligenti non si fermano solo alla prima vista... anche tu avrai nella vita, almeno una volta, inquadrato una persona al primo sguardo, ed inseguito ricreduta, solo l'intimità , credo, può far capire l'essenza delle persone.

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    5. w i gonnelloni! abbasso le minigonne! ;-)

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    "La libertà non è star sopra un albero,
    non è neanche un gesto o un’invenzione,
    la libertà non è uno spazio libero,
    libertà è partecipazione."