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    mercoledì 14 novembre 2007

    Sto piangendo dal male a un braccio.
    Piangendo.
    Potrei pensare che piango per l'immensa tristezza che è presente in me e riaffiora quando sono più debole, invece no, piango davvero per il male. Per la tristezza non piango più, me la tengo, come una parte di me di cui farei a meno volentieri, ma di cui non posso liberarmi così, solo perchè lo voglio. Sta lì, quando capitano cose belle la coprono, e intanto aspetta un vento forte che invece di coprirla la spazzi via.
    Come sono poetica oggi. Credo sia riconducibile al fatto che ieri ho passato un'ora di estasi alla Fnac. C'era Filippo Timi, finalmente. Non saprei riassumere quello che ha detto perchè non renderebbe la bravura, presentava il suo secondo libro, "E lasciamole cadere queste stelle". Io ero già rimasta conquistata dal primo "Tutt'al più muoio", dove ho trovato pagine che mi rispecchiano in un modo incredibile. E'bello "leggerti" su un libro: quando trovi i tuoi... buchi neri su una pagina scritta da un altro, è come se si rimpicciolissero. Non sono solo più tuoi, ti senti meno sola e più normale. La tua vita diventa una vita tra le altre, e ti fa meno paura affrontarla, anche se non si presenta luminosa...
    Comunque ieri è stata un'ora leggera, ho riso di gusto, mi sono emozionata e divertita, non ho pensato. Un attimo di pace, e uno di quegli incontri, nel senso lato del termine, che ti segnano per dei motivi difficili da spiegare su un blog.
    Ovviamente ho dimenticato a casa ambedue i libri, quindi mi sono presentata fantozzianamente con un misero pezzo di carta per l'autografo. Sono quegli attimi in cui vorresti dir di tutto ma non esce quasi nulla. Forse a fine novembre torna a Torino, magari potrò rimediare, magari no. Il pensiero di per sè mi rallegra moltissimo.
    Ritorno a piangere per il male e mi allontano dal pc, che non dovrei scrivere quando mi prendono queste infiammazioni. Magari finisco Gomorra. Bellissimo.
    E poi vado a cena a Milano perchè cenare a Torino è banale. Scherzo, ho degli ottimi motivi...

    10 commenti:

    1. GOMORRA è bellissimo.
      tutt'al più muoi l'ho comprato ma non letto.
      E, una domanda a chi blogga; ieri sera ho visto i NEGROAMARO ma: NON SO SE SONO BRAVI O NO??

      PS.qualcuno vende un ticket di bruce

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    2. Ciao Vale, coraggio, passerà questo maledetto male!
      Leggo sempre volentieri i post quando racconti di bei pomeriggi e di scrittori....
      (Non fraintendere, li leggo comunque TUTTI volentieri i tuoi post, forse mi sono espressa un po' male..;-)

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    3. Concordo con fabry: "Gomorra" è veramente un bellissimo libro, un pugno nello stomaco che ti sveglia e svela tante cose.
      Non conosco invece Timi, di cui sento parlare da tempo...chissà....magari un giorno colmo la lacuna.
      Un bacio :*

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    4. ...e leggo che saviano oggi su repubblica mette in guardia anche la sinistra sulle infiltrazioni e corteggiamenti mafiosi. l'hai visto da fazio?
      and
      www.wrong-.splinder.com

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    5. ...rispondendo a baol, in GOMORRA mi impressionò l'incipit, quel catapulatrti in una realtà così surreale ma per questo così vera....il porto di napoli, il ventre molle di una città sempre in movimento, un formicaio che svolge la sua attività a due passi dalla città, sotto il sole corrusco del POTERE che volge altrove lo sguardo...e mi evoca anche una intervista (e un libro) di Enzo Biagi a Buscetta...lì il boss, con la sua riservatezza crepuscolare, voltato di spalle, occhiali scuri, dietro tapparelle socchiuse da cui filtra appena un pò di luce, risponde alle domande dell'intervistatore....e lì, da qualche parte della stanza, ho sempre immaginato (GRANDE ESEMPIO DI FUORI CAMPO) la figura di un politico di grido (CONVIVENTE) ad ascoltare, presenziare e DIRIGERE tutto....il POTERE VEDE e ciò che vede, SPLENDE...ciao!!

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    6. ciao fabry, a me mi ha impressionato particolarmente il capitolo in cui racconta l'inquinamento della provincia e dei ragazzi che vanno cercando le ossa degli uomini per rivenderle.

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    7. Gioia e dolore, felicità e infelicità, però netti e taglienti in un senso e nell'altro quelli che racconti. Io, che ho perso la facoltà di piangere già da un pezzo, mi rendo conto che subisco il dolore in maniera subdola, strisciante, ma non meno debilitante.

      Sto leggendo ora Gomorra, ma quello cheb hai detto di Timi mi ha fatto venire voglia di comprare il libro. Dovrò solo trovare il tempo di leggerlo...

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    8. ciao tesoro,
      leggere che stai male mi strazia e mi fa sentire impotente e lontana..

      ti ho pensato perche' la mia citta' si e' illuminata con le luci di natale che vengono da torino, siamo gemellate

      ti mando un abbraccio, anche se e' poco
      e spero di vederti presto

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    9. Adesso esportiamo anche le luci di natale?!
      un bacio Marghe
      Vi abbraccio tutti...

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    10. Filippo Timi!
      Sai Vale che non sapevo chi fosse? O almeno, credevo di non saperlo (e poi ho scoperto che era uno degli attori di Saturno contro, ma per tutto il resto: nada). Poi stasera ho guardato la sua ultima intervista sul sito delle Invasioni barbariche e... mi sono quasi innamorata! ^__^

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    "La libertà non è star sopra un albero,
    non è neanche un gesto o un’invenzione,
    la libertà non è uno spazio libero,
    libertà è partecipazione."