Telefonia militare, di Alessandro Robecchi
Buongiorno, shalom. Sono il telefonista dell’esercito israeliano di turno dalle 8 alle 21. Lavoro noioso. Mi danno una lista di numeri di telefono di Gaza o altri posti in Palestina e io li chiamo e gli dico: ehi, gente, tra cinque minuti vi tiriamo un missile. Al resto pensano i ragazzi dell’aviazione. E’ un lavoro nuovo, ne parlano tutti i giornali del mondo. All’inizio c’è stata un po’ di confusione amministrativa per capire se ero in forze all’esercito o all’ufficio propaganda, e sono stato tre giorni senza buoni pasto. Seccante. Secondo la nostra propaganda, noi siamo in grado di ammazzare un signore barbuto in casa sua, senza svegliare i bambini che dormono nella stanza accanto. Certe volte non si svegliano proprio più. Quindi nessuna emergenza umanitaria, l’unico problema è che crollano tutti i muri della casa. Lo so che i missili intelligenti non li abbiamo inventati noi, ma è una scemenza che viene utile quando cominci a tirarli. Insomma, io telefono a questi palestinesi, ma la cosa è più complicata di quanto sembri. Certe volte è occupato, certe volte non sentono il telefono perché stiamo bombardando la casa di fianco. Certe volte, lo confesso, non li chiamo neanche, chissenefrega, o faccio degli scherzi telefonici, o sbaglio numero apposta. Dopotutto è irrilevante che io telefoni oppure no, basta che lo dicano i telegiornali, e alla fine non restano molti testimoni delle telefonate. Vivi, intendo. Poi hanno deciso: sono in forze all’ufficio propaganda, e i buoni pasto sono arrivati subito. Comunque, non è un lavoro pesante, e rischio pure di diventare famoso: mi sto ritagliando tutti gli articoli che dicono quanto siamo bravi a avvisare la gente prima di ammazzarla. E’ una cosa che dà soddisfazione. Ma scusate, ho chiacchierato troppo, ora devo lavorare. Pronto? Chi sei? Passami mamma… papà è in casa? In che stanza? Va bene, dì a mamma che avete sei minuti per lasciare il palazzo. Quattro, anzi… forse uno… Pronto? Pronto?
crudele, ironico, realistico... grazie x averlo postato. mi ha ricordato le storie dei vopos, la polizia di confine a Berlino negli anni del muro....
RispondiEliminaora però quelli sono sotto processo !!
ciao.
wow..ti ringrazio per essere passata da me, e per avermi fatto scoprire il tuo spazio: sembra proprio un bel posto accogliente ^^
RispondiEliminapasserò spesso ;)
a presto
ciao ciao
Questa è la crude realtà ad un passo da noi... purtroppo.
RispondiEliminaAgghiacciante per l'ironia, reale fotogrfia di una realtà, crudele verità.
RispondiEliminase hanno il tempo di ringraziare vuol dire che ha fatto un buon lavoro!
RispondiEliminaAh, non ci sono più le belle guerre di una volta...
RispondiEliminaNon pensavo che ci tenessero molto ad avvisare chi stavano per uccidere.
RispondiEliminaCrudelmente ironica questa lettera.
Un'ironia tagliente che ben descrive la crudeltà a cui siamo assuefatti..
RispondiEliminaLa crudeltà è ciò che di più intimo l'uomo a volte dà di se stesso
RispondiEliminahttp://zaio.blogspot.com/2009/01/venti-di-guerra-bandiere-di-pace.html
RispondiEliminaSei nei miei blogsimpatici. Bel post.
Sono senza parole...Eppure nulla mi dovrebbe stupire per come vanno le cose, ciao
RispondiEliminaVergogna Israele! Non è certo questo il modo di risolvere le cose.
RispondiEliminaScrivo ,lo stesso commento che ho lasciato da Alessandro.
RispondiEliminaSono nauseato!
Ciao stellavale .)
Madonna mia, ma dove si arriverà..
RispondiEliminaBuon inizio di anno Stella
Terribile..cosa può arrivare a fare l'UOMO. Bello il tuo blog...tornerò..tornerò....
RispondiEliminaRobecchi è un grande la guerra è piccola.
RispondiEliminaCiao dalla Befana!
RispondiEliminaHai scelto un bel pezzo per parlare di quello che sta succedendo...
Stupendo. Che assurdità.
RispondiEliminaCome si fa a non dir niente..
RispondiEliminaMa non hanno la nausea?
..e c'e' chi pranza davanti ai telegiornali!
So a cosa ti riferisci. Avevo anch'io sentito ilservizio parlvano di sms se non erro che avvisavano di lasciare la casa.
RispondiEliminaNulla di differente dall'ETA....
... telefono... amico...
RispondiEliminaMai noiosa,sempre accattivante ..è avvincente leggerti,
RispondiEliminaBrava Vale! ;)
Yubal
Molto ironico questo post... potrei definirlo telefonista dell'ultimaora o degli ultimi dieci minuti dovuti alla folia umana.
RispondiEliminaClelia a Londra
Complimenti per il blog!!!!
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