E quando ha speso tutto
ed ogni via
lo induce fatalmente alla memoria
ed anche il cielo aperto chiama storia
e in lui altro non cresce che apatia.
E quando nei suoi occhi
nel suo cuore
non sente che la voglia di posare
e non ricorda cosa sia migrare
non ricorda cosa sia l'amore.
E quando la morale è la sua spada
non resta che scordarlo e dirgli addio
lasciarlo indietro come un vecchio Dio
abbandonarlo ai bordi della strada.
E quando della forza del passato
del sole che scaldava ogni suo gesto
non resta che un sorriso
troppo mesto
che vuole dire solo
ho rinunciato.
(Nomadi)
venerdì 31 agosto 2007
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"E quando la morale è la sua spada non resta che scordarlo e dirgli addio...."...questa frase è per me VITA...la mia vita...a ogni bivio...a ogni scelta...in ogni passo...c'è un pò di questa frase e un pò di questa canzone...così tanto che a volte mi sembra di averla scritta io....
RispondiEliminaBaci
Ho appena letto il tuo articolo "Di madre in figlia" e sono perfettamente d'accordo con te. Le mondine e i partigiani si trovavano a vivere una esistenza sicuramente più complicata della nostra (anche da un punto di vista materiale), ma possedevano un'arma in più: la solidarietà. Oggi c'è molta più solitudine e spesso, o almeno nel mio caso, è proprio questa solitudine che rende più pesante la lotta, di qualunque tipo essa sia.
RispondiEliminaCiao